A cura della Redazione
E scomparsa la signora Maria Melillo Fiorentino Sorrentino, decana dei farmacisti torresi anche se da anni aveva scelto di ritirarsi, lasciando la farmacia dellAnnunziata. Ai figli Ninni, Giuliana e Davide le condoglianze di TorreSette.
In una comunità ci sono luoghi che diventano punti di riferimento per i loro appartenenti, approdi sicuri delle proprie confidenze, delle proprie gioie e delle proprie ansie: la farmacia è sempre stato uno di questi, soprattutto quando a reggerla è una donna.
Ai cittadini torresi della zona dellAnnunziata, per almeno quarantanni è toccato il privilegio di condividere il quotidiano con Maria Melillo, la farmacista arrivata insieme con il marito Giuseppe Fiorentino, freschi di studio e ricchi dentusiasmo. Era unaltra Torre, ma aveva gli stessi problemi e la stessa povertà, ma aveva presto conquistato la coppia. Il quartiere toccato in sorte le contraddizioni del momento le viveva tutte in maniera parossistica. Già il sito che ospitava la farmacia era un simbolo: Palazzo DAlagno, il castello del primo Signore di Torre dellAnnunciata, di fronte alla chiesa che ospita la Patrona. Praticamente lombelico del piccolo mondo torrese. Aveva retto quel tempio anche quando lingiustizia della vita gli aveva strappato il compagno. Parole, consigli, aiuti dispensati a generazioni di giovani e vecchi che a volte passavano solo per un saluto, quasi fosse un centro dintrattenimento e non un posto nel quale si distribuivano medicinali e speranza di guarigione. Quando la farmacia passò alla figlia Ninni, i fedelissimi continuavano a chiedere della Signora, per affezione e non per sfiducia nel futuro che inevitabilmente avanzava.
Questo succedeva a Torre, e non solo a Torre, un po di anni fa. Oggi, forse, non è più così, le farmacie hanno cambiato faccia, anzi layout, e in un tempo non lontano neppure si chiameranno più così: saranno supermercati del benessere, con tessera fedeltà e profilo computerizzato del cliente. La gelida rivoluzione non avrà la Dottoressa Melillo come spettatrice. Ha preferito andarsene, in silenzio.
(m. c.)