A cura della Redazione
La delibera di Giunta regionale n. 201, pubblicata sul Burc del 16 settembre 2013, e l´intervista del 20 settembre rilasciata dall´Assessore regionale alle Attività Produttive, Fulvio Martusciello, chiariscono una volta e per tutte che nonostante appelli, tavoli di confronto, impegni verbali e scritti, solenni dichiarazioni, manifestazioni, la questione dei lavoratori TESS, oggi in Cassa Integrazione in deroga, è ben lontana dal risolversi. Anche in altre occasioni abbiamo assistito a come la Regione Campania, in particolare gli assessorati alle attività produttive e quello al lavoro non avevano mantenuto fede all’impegno di ricollocazione dei dipendenti della Tess, come nel caso del protocollo sottoscritto a Torre Annunziata l´anno scorso e la delibera riparto dei fondi per l´area Torrese Stabiese a Sviluppo Campania, originariamente assegnati a TESS. Il Polo per lo sviluppo economico annunciato dovrebbe, a leggere la delibera e l´intervista dell´Assessore, accorpare le società partecipate dalla Regione che si sono occupate a vario titolo di sviluppo nel corso di questi anni: Sviluppo Campania, Campania innovazione, Isve, Efi. Ma, come nella famosa lista di Tommasino Cupiello, TESS, non viene mai citata. I lavoratori e le lavoratrici di TESS si occupano di sviluppo territoriale da 15 anni. I risultati sono stati più volte ricordati: diverse iniziative imprenditoriali sono nate in un territorio difficile come l´area torrese stabiese. Alcune sono andate in crisi, altre sono ancora lì a testimoniare che è possibile favorire lo sviluppo se si conosce il territorio, se si interloquisce in modo serio con gli imprenditori, se si è punto di riferimento per le amministrazioni locali che, non a caso, oggi hanno seri problemi a concordare politiche comuni per la crescita di quell´area. Alla luce di tutto questo, non si capisce perché proprio i lavoratori di TESS non dovrebbero avere le caratteristiche e le professionalità necessarie alla realizzazione di quel Polo per lo sviluppo di cui si parla. Ci siamo fidati di chi governa la Regione. A parole, tutti hanno riconosciuto le nostre capacità, affermando che “nessun lavoratore sarà lasciato fuori”, come ribadito più volte dal Presidente Caldoro, e formalizzando in tutti i verbali di riunione la ricollocazione presso Sviluppo Campania. Nei fatti: mesi di sciopero per avere almeno il diritto agli stipendi (di cui vantiamo ancora il pagamento), messa in liquidazione della società, Cassa integrazione in deroga da marzo, impossibilità di risposte precise da mesi. E ora, questi ulteriori atti che ci lasciano disorientati. Chiediamo alle nostre organizzazioni sindacali di assumere una posizione ufficiale che faccia piazza pulita delle ambiguità e che reclami con forza il rispetto degli impegni presi in diverse occasioni dalla Regione Campania, ufficiali e ufficiose. La Regione deve smetterla di giocare sugli equivoci e sui rimandi e rispettare gli impegni riguardanti la ricollocazione di tutti i 28 lavoratori. In ogni caso, nei prossimi giorni, in mancanza di riscontri certi, ci mobiliteremo ancora per il nostro lavoro e la nostra dignità. LAVORATORI TESS COSTA DEL VESUVIO