A cura della Redazione
Pubblichiamo la nota del MoVimento 5 Stelle Torre Annunziata sulla vicenda legata al mancato rinnovo della firma digitale scaduta del sindaco Giosuè Starita. Il Movimento Cinque Stelle di Torre Annunziata chiede trasparenza sulla questione della firma digitale scaduta che ha fatto perdere ingenti fondi destinati al Comune. Finalmente lo Stato offre una boccata di ossigeno. Finalmente arrivano dei fondi per realizzare opere pubbliche case popolari, servizi per il cittadino, quasi due milioni di euro. E i nostri amministratori li perdono miseramente perché la firma digitale è scaduta. Una volta chi non sapeva firmare era definito un analfabeta. Oggi a non firmare è il Sindaco, “così le casse di Palazzo Criscuolo perdono quasi due milioni di euro della Cassa dei Depositi e Prestiti”. Oggi più propriamente invece che di analfabetismo si parla di digital divide anche come incapacità a partecipare alla società dell´informazione. Tra le innovazioni della pubblica amministrazione la firma digitale, il domicilio digitale, la posta certificata e gli strumenti di segnalazione sono le più elementari forme di e-government. Un manuale operativo della Pubblica Amministrazione digitale spiega chiaramente che la firma digitale va periodicamente rinnovata, ma qualcuno lo dimentica. Si spendono soldi pubblici per corsi di aggiornamento per poi offrire un servizio di e-government tra i più scadenti in assoluto a dispetto della uniformità ai parametri di trasparenza della bussola di magellano. Nella home del sito ufficiale di Torre Annunziata questa Amministrazione pavoneggia un link ad una targa a testimoniare “la sensibilità della macchina amministrativa verso i temi dell´innovazione e della ICT” ossia della Information and Communications Technology esattamente la firma digitale e tutti i servizi amministrativi utilizzabili attraverso il computer e le reti integrate di telecomunicazioni. Ora basta raccontare bugie! Il Movimento Cinque Stelle di Torre Annunziata chiede che questa amministrazione denunci i responsabili di questo clamoroso errore che comporta una gravissimo danno erariale. Un´azione o un´omissione di un soggetto che agisce per conto della pubblica amministrazione in quanto funzionario, dipendente o, comunque, inserito in un suo apparato organizzativo se costituisce un danno all´intera comunità va indagata e perseguita. Vogliamo trasparenza e chi ha sbagliato si dovrà assumere in solido il danno arrecato alle casse del Comune. Il portavoce Andrea Bordo