A cura della Redazione
“Rivelazioni del corpo, controversie figurali della pittura” conclude il primo ciclo di mostre per “Percorsi contemporanei”, ideate e curate da Franco Cipriano per Spazio Zero11 all´interno del Liceo artistico "de Chirico" di Torre Annunziata. Undici artisti sono ‘interrogati’ sulla possibilità contemporanea di ‘rappresentazione’ figurale del corpo umano. In una pluralità di sguardi ‘vengono in superficie’ i disagi e i turbamenti del gesto pittorico che si manifesta nella impervia materia del visibile. Materia che nel farsi immagine ‘coinvolge’ il gesto dell’artista nella trama corporea dell’opera. Michele Attianese, Giovanni Cavaliere, Gaetano Di Riso, Loris Lombardo, Luigi Pagano, Alessandro Papari, Rinedda, Mariapia Saccone, Alessandro Saturno Martinelli, Antonio Serrapica, Elio Waschimps, compongono una coralità di visioni differenti, che possono ‘intendersi’ pur nella estrema divaricazione del pensiero figurale o anche intrecciare risonanze di memorie e di percorsi sulla origine e il destino della pittura. Confliggono restando l’una accanto o di fronte all’altra, opere che fanno della singolarità l’intensità ineludibile della loro presenza. Scrive Franco Cipriano che ”sulle possibilità di ognuna delle opere di questa mostra ‘si gioca’ un riflesso ‘critico’ del senso dell’arte della contemporaneità, quando, sottratta alle prescrizioni ideologiche, nelle varie accezioni teorico-istituzionali, è affidata al ‘libero’ movimento dei linguaggi. Per la cura delle molteplici ‘espressioni’ che sono corde tese su abissi della verità, corde sulle quali l’artista tenta di attraversare la distanza tra il possibile e l’impossibile, tra l’immagine e l’irrappresentabile. O di inseguire con la ‘abilità’ del suo rappresentare l’ombra luminosa della opera originaria, là dove il senso è dentro la potenza della pittura, restìo ad ogni giustificazione o classificazione di contenuto e di tematica. Tragica, disperata ricerca dell’essenziale assente sui crocevia della memoria e del destino. Nella prismatica presenza della visione del corpo, nelle undici “vere presenze” del ‘pensiero immaginante’, si rivela l’apparire in pittura di ‘figure dell’anima’, che si tendono tra memoria e oblìo, dramma e ironia, defigurazione e mimesi, piano analitico e spazio simbolico, paradosso e invettiva, tracce narrative e probabili mondi del non senso. Ma anche, negli undici artisti, l’opera è ‘rivelazione’ della pittura. […] Attraverso il farsi del pensiero in espressione materiata, nelle figure dell’umano delle opere si manifesta il corpo medesimo dell’artista, attraversato da diaspore e alleanze, da tradimenti e fughe, da fedeltà e distruzioni, da enigmi e meditazioni…”. La mostra sarà inaugurata giovedì 16 maggio alle ore 18 e sarà visitabile fino al 7 giugno, dalle ore 9 alle 15.