A cura della Redazione
"L’insediamento della commissione d’accesso al Comune di Torre Annunziata e l’arresto di 80 presunti camorristi nel rione Penniniello fanno ripiombare la città in un passato che qualcuno riteneva superficialmente archiviato". E´ quanto si legge in una nota a firma del Circolo cittadino di Sinistra Ecologia Libertà e dei parlamentari Arturo Scotto e Peppe De Cristoforo. "Il provvedimento prefettizio è giunto due giorni fa -prosegue il comunicato -, ma è evidentemente il punto di arrivo di una serie di eventi risalenti alla prima consiliatura di Giosuè Starita e proseguiti in quella attuale, su cui SEL aveva più volte richiesto l’attenzione delle istituzioni competenti nel silenzio assordante di tutte le forze politiche, fino a provocare il sindaco, “sfidandolo” a chiedere lui stesso la commissione d’accesso se davvero voleva dimostrare la trasparenza della sua Amministrazione. Chi non ricorda l’anomala interruzione del rapporto con l’Ing. Orrico, dirigente dell’UTC, mandato via dopo aver denunciato svariate irregolarità amministrative? In questi anni, chi come SEL ha posto l’attenzione su procedure poco trasparenti nel settore urbanistico con la vicenda paradossale dei condoni, su alcuni lavori pubblici finiti sui giornali sia per le procedure d’appalto che per l’opportunità degli stessi e sui servizi alle persone troppe volte intese come prebende, è stato tacciato di demagogia dal Sindaco e dalla sua maggioranza, impegnati solo in un vero e proprio “marketing” dell’anticamorra. Su questo tema è giusto sgombrare il campo dalla retorica. L’azione repressiva delle forze dell’ordine e della magistratura è essenziale, ma la galera da sola non basta a sconfiggere la camorra. Senza lavoro, senza spazi pubblici restituiti alla socialità, senza cultura, senza una politica seria e responsabile finiremo per parlare solo di manette e ingrossare le fila della criminalità. L’Ultimo rapporto SVIMEZ parla di “desertificazione industriale del Mezzogiorno” come conseguenza dell’attuale crisi economica. Torre Annunziata sotto questo punto di vista ha precorso i tempi per l’inerzia di una classe dirigente afasica e inefficiente. Se anche la commissione d’accesso non rilevasse nessuna grave irregolarità o infiltrazione camorristica, SEL chiede comunque lo scioglimento del Comune di Torre Annunziata - conclude la nota - per manifesta incapacità governativa, così come prevede la legge".