A cura della Redazione
Pubblichiamo di seguito la nota stampa diramata da Centro Comune di Torre Annunziata. Il comunicato ha ad oggetto le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi. La recente indicazione di voto, in vista delle imminenti elezioni politiche nazionali, resa dalla nostra Associazione in favore della coalizione centrista riunitasi intorno alla figura del premier MONTI e più specificamente, nei confronti dell’UDC, ha suscitato una raffica di reazioni, in particolar modo in seno alla maggioranza cittadina, tali da imporre una doverosa riflessione. Certi della chiarezza del nostro messaggio e dell’assoluta malafede con la quale vengono operate le speculazioni sulla vicenda, che ci vedrebbero addirittura protagonisti di un clamoroso caso di trasformismo, troviamo perfino superfluo ribadire il nostro ruolo di ferma opposizione a questa penosa Amministrazione che, giorno dopo giorno. sprofonda e con essa la Città, con tutto il suo carico di fallimenti, bassezze, incapacità, opportunismi di ogni sorta. Centro Comune ha inteso dare continuità ad un percorso avviato da tempo, che è il movente e non conseguenza della costituzione, nel maggio del 2011, della nostra Associazione e dell’incontro di moderati e riformatori di estrazioni diverse, stanchi di un bipolarismo ingessato e mal funzionante. Ed è in queste circostanze che è maturata la necessità di creare quell’importante laboratorio politico, che è stato rappresentato, alle amministrative dello scorso anno, dall’Alleanza Straordinaria per un progetto sostenibile, interprete e per tanti versi, precorritrice dello straordinario mutamento del quadro politico nazionale, che ha poi condotto all’esperienza del governo Monti. Nessun riposizionamento tattico, dunque, ma un percorso coerente e corretto, alla luce del sole, che già la sola assonanza col nome dell’Associazione basterebbe a spiegare. Nulla a che vedere, quindi, neanche con lo storico voltafaccia del nostro Sindaco, maturato un attimo prima che il suo vecchio e storico partito lo sbattesse fuori e che lo ha visto, così, trasformarsi da postcomunista a neopopolare. Ma, si sa, quando, come lui, si resta folgorati sulla via di Palazzo Criscuolo, ubriachi al banchetto del potere, riesce sin troppo facile finire per far confusione tra un Don Sturzo e un Don Perignon. Altro che seguire la sua strada! Saremmo veramente degli stolti! Sarebbe opportuno chiedersi, piuttosto, se l’agitazione scaturita dalle prospettive di Centro Comune, non sia indice della ricerca di un pretesto per compiere l’ennesima manovra trasformistica. Il passaggio repentino, alla ricerca di una candidatura parlamentare, di alcuni saldi riferimenti sovra comunali ad altre formazioni, nello specifico dall’UDC al PDL, farebbe pensare a possibili conseguenze anche sulla politica locale. Chissà, magari un giorno per qualcuno potremmo parlare dell’evoluzione della specie. Darwin ne sarebbe felice. Per quanto ci riguarda, invece, sarebbe molto meglio se quest’Amministrazione diventasse quanto prima una specie in via d’estinzione. IL COORDINAMENTO POLITICO