A cura della Redazione
Questa mattina i lavoratori della Tess Costa del Vesuvio hanno assistito all´ennesima beffa consumata sulla loro vicenda. In pompa magna, l´assessore Nappi e il delegato Martusciello, alla presenza dei sindacati e dei giornalisti, hanno presentato il Piano del ministro Barca che assegna 150 milioni per lo sviluppo e la reindustrializzazione delle aree di crisi, di cui 40 milioni di euro per l´area torrese-tabiese. Inoltre la Regione, di suo, ripesca parte dei 22 milioni di euro assegnati a suo tempo per gli stessi scopi alla Tess Costa del Vesuvio, e congelati per tre anni. Giusto il tempo necessario per decretare la chiusura della Agenzia Regionale di sviluppo che si occupava proprio dell´area torrese-stabiese e per non pagare per dodici mesi i ventotto dipendenti della partecipata regionale e che ora corrono seri rischi di essere licenziati. La beffa si è consumata anche nel leggere la relazione delle OO.SS. che da una parte plaudivano al piano che prevede l´insediamento di nuove imprese nei territori campani mentre non hanno fatto neanche un piccolo accenno alla società e ai lavoratori che negli anni passati hanno svolto il proprio compito proprio in questi ambiti: programmazione, assistenza tecnica, formazione, valutazione e monitoraggio delle nuove iniziative imprenditoriali. La società che ora si occuperà di tutto ciò sarà la partecipata regionale Sviluppo Campania. «Non ci sono più scuse - affermano i lavoratori - da parte della Regione, né di tipo economico, visto che le retribuzioni annuali di tutti i dipendenti pesano per meno dell´1% di quanto stanziato, né rispetto alle competenze dei lavoratori, maturate in questo settore e che possano e devono diventare una risorsa indispensabile per nuova Agenzia di Sviluppo Regionale». COMUNICATO