A cura della Redazione
Il circolo SEL “S. Pertini” ha presentato “The Cosentino’s. L’educazione sentimentale del PDL in Campania” un libro bianco che prendendo spunto dalle indagini giudiziarie in corso descrive i rapporti tra i vertici del Popolo della Libertà in Campania e la criminalità organizzata. L’occasione è servita anche per fare il punto anche sui recenti avvenimenti in città, che hanno visto alcuni candidati alle elezioni comunali esclusi per pendenze giudiziarie di vario tipo. L’introduzione di Ada Ferri del circolo “S. Pertini” è stata incentrata sulla memoria della tangentopoli torrese di fine anni ‘80, e sulle collusioni con la camorra che portarono allo scioglimento del Consiglio Comunale, con l’auspicio che quello che si paventa nel libro rimanga puramente romanzato e non diventi realtà a Torre Annunziata. Il candidato sindaco Antonio Gagliardi, ha rivendicato "la profonda diversità del Nuovo Centrosinistra rispetto alle altre formazioni, frutto di un progetto politico che mira a coniugare la trasparenza del metodo con la concretezza delle idee". Il coordinatore regionale di SEL, Arturo Scotto, ha messo in evidenza un aspetto distorto del rapporto tra politica e gestione che non è limitato alla sola Campania, e ha parlato della "necessità di restituire alla politica la sua funzione essenziale di indirizzo e programmazione evitando che diventi mera gestione di interessi non sempre limpidi, allontanando ancora di più i cittadini dalle istituzioni". Tonino Scala ha affrontato la questione locale denunciando la gravità di quello che è successo nella presentazione delle liste elettorali a Torre Annunziata, con soggetti oggettivamente incompatibili e con "la scarsa responsabilità di chi denuncia zone grigie e afferma che non poteva sapere, di chi si vanta di aver riportato la legalità nel territorio durante gli ultimi 5 anni, salvo poi scoprire che casi sospetti sono anche nelle loro liste". "Chi non è in grado di fare una selezione rigorosa delle candidature - ha concluso Scala - evidentemente dimostra di non essere in grado di poter amministrare una città". In conclusione è intervenuto l’on. Carlo Leoni, responsabile Giustizia nazionale di SEL, che ha sottolineato come "l’antipolitica dilagante si combatte con riforme serie e condivise dei meccanismi istituzionali, favorendo la trasparenza e la selezione delle classi dirigenti", ponendo l’accento sulla scelta di SEL a Torre Annunziata che "pur di salvare il centrosinistra da ogni ambiguità ha voluto rifondarlo, contribuendo a costituire una coalizione che può a pieno titolo rivendicare a sé la rappresentanza della buona politica".