A cura della Redazione
Un automobilista che ogni mattina deve passare per il sottopassaggio della Circumvesuviana in via Penniniello a Torre Annunziata, prima di partire da casa, deve pensare se ha piovuto qualche ora, durante la notte, poichè in caso affermativo, deve fare un percorso alternativo, in quanto il sottopasso si allaga e non si passa neanche se si guida un autobus. Quindi in caso di pioggia non ha tante scelte: o allunga il tragitto di qualche chilometro e percorre una via abbastanza larga o, in alternativa, può imboccare una stradina più stretta dove in molti tratti non vi passano due auto, per cui è molto probabile il verificarsi di un ingorgo. In Italia, e specialmente al Sud, questa problematica sembra diffusa, e cioè se una strada è soggetta ad allagamenti, gli aspiranti cittadini devono studiare preventivamente un percorso alternativo. Quando ia Penniniello non è allagata, un occhio attento potrebbe notare che in prossimità delle griglie di scolo delle acque meteoriche si accumulano terriccio e foglie, dovuto al fatto che la strada è in pendenza, e che quindi inevitabilmente con l´arrivo della prima pioggia, essi confluiscono nei pozzetti che obbligatoriamente si otturano. Si potrebbe pensare che con una pulizia preventiva di questi pozzetti a servizio dell’impianto fognario in prossimità dell’allagamento, si possa alleviare questo grave disagio. Se invece il sistema fognario è stato progettato male, allora si potrebbe o invocare lo stato di calamità naturale e aspettare i soccorsi, o in alternativa i "cittadini" potrebbero chiedere l´intervento del Prefetto che dovrebbe nominare un commissario ad acta, che esautori l´Amministrazione Comunale solo per questa problematica, prendendo lui tutti i provvedimenti tesi ad eliminare questa grave calamità "innaturale". ENZO MARTIRE