A cura della Redazione
Il gip presso il Tribunale di Nola ha respinto la richiesta di sequestro di Cava Sari, avanzata dai comitati di cittadinanza contro la discarica di Terzigno. Lo rende noto il Procuratore della Repubblica Paolo Mancuso, per il quale è stato confermato "quanto già sostenuto da questa Procura in merito all´inesistenza di documentati allarmi - sulla base delle analisi finora effettuate ed in attesa degli approfondimenti che la Procura ha disposto - in merito al problema dell´inquinamento delle falde derivante dall´attività della discarica".Secondo Mancuso "a questo proposito particolarmente efficace si sta rivelando il presidio che il Corpo forestale dello Stato, su disposizione di questa Procura, assicura quotidianamente per il controllo sulla regolarità dei tempi, delle modalità e del contenuto dei conferimenti e dei mezzi utilizzati, della tempestività della copertura dei rifiuti conferiti, dell´efficacia della raccolta e dello stoccaggio del percolato, ed in genere della regolarità del funzionamento dell´impianto di discarica" (ANSA.it). E brava la Procura di Nola! “Con un tempismo record analizza e rigetta i vari esposti presentati dai Comitati cittadini attenti ad evitare ulteriore inquinamento al Parco nazionale del Vesuvio, e questo senza nemmeno attendere le perizie tecniche che il sostituto Visone ha già annunciato di disporre sull´area in questione”. Resta efficace, comunque, l´iter promosso dalla Rete dei Comitati vesuviani e Legambiente e sottoscritto dai sindaci dei quattro comuni e dal Parco nazionale del Vesuvio che chiede di accertare e verificare i danni all´ambiente e, nelle more degli accertamenti, chiudere agli sversamenti la cava ex Sari. Noi non demorderemo e pur carichi di amarezza per decisioni che non comprendiamo, confermiamo la fiducia nella magistratura, la sola che può accertare responsabilità ed omissioni su questa pagina vergognosa di attentato alla salute dei cittadini e alla biodiversità dell´ambiente vesuviano. Rete dei comitati vesuviani