A cura della Redazione
Arriva la risposta immediata da parte del comitato "Mamme vulcaniche" ad un articolo che sà di provocazione da parte di un giornalista di "La Repubblica" editato pochi giorni or sono. La provocazione evidente incrimina l´uso del Rosario come mezzo di protesta contro lo Stato da parte delle coraggiose donne boschesi definendolo un atto rudimentale, confuso e strumentale. Per noi non lo è affatto, anzi è un atto ricco di significato. Dove non può arrivare più l´uomo, oramai confuso e cinico, si chiede l´aiuto al divino. Le mamme vulcaniche così rispondono: "Sventolare il Rosario dinanzi alla polizia, come è stato fatto dalle donne di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, denota una concezione religiosa EVOLUTA, CHIARA, e non UTILITARISTICA!. Noi donne abbiamo voluto mettere in evidenza che non solo la nostra manifestazione è pacifica, ma che essendo state deluse dai politici, i quali hanno calpestato il nostro DIRITTO ALLA SALUTE (così come sancisce l´articolo 32 della Costituzione Italiana, la madre di tutte le leggi) ci siamo rivolte alla Madonna del Rosario, affinchè ascolti le nostre preghiere. Il nostro atteggiamento dimostra la profonda fede che noi abbiamo nella giustizia divina."