A cura della Redazione
Nasce ufficilamente il comitato organizzativo per la celebrazione dei festeggiamenti del 22 Ottobre.
Alla riunione tenutasi ieri presso i locali dellex Orfanotrofio del Santuario di Maria Santa Santissima della Neve, si sono incontrati nuovamente tutti i rappresentanti civili e religiosi del territorio torrese, convenendo nella creazione di un comitato che si impegnerà per lorganizzazione di tutti i riti previsti per la Festa dei torresi.
Il comitato, presieduto da mons. Raffaele Russo, parroco rettore della Basilica della Madonna della Neve, è composto da tutti i rappresentanti delle parrocchie dellintero territorio, dal rappresentante della Pro Loco Oplonti Marina del Sole, dallAssociazione dei pescatori, dal rappresentante dei commercianti della città, e dai rappresentanti dellAssociazione Madonna della Neve. Allincontro ha partecipato anche Giuseppe Raiola, assessore alla Cultura del Comune torrese.
Confermata listituzione di un corpo volontario chesi occuperà di garantire la sicurezza durante i festeggiamenti. LAssessorato alla Cultura metterà a disposizione di coloro che vorranno entrare a far parte del gruppo di volontari (cittadini di età compresa tra i 18 e i 65 anni), i moduli di adesione, che saranno scaricabili dal sito istituzionale del comune di Torre Annunziata, al link Protezione Civile, o resi disponibili presso il comando dei Vigili Urbani in piazza Nicotera.
Si è discusso, inoltre, sul percorso che la processione intraprenderà e nuovamente sul rispetto delle norme di sicurezza. Riaffermato il divieto assoluto sullaccensione di batterie di fuochi improvvisate durante il tragitto, questo sia per questioni di sicurezza, che per non interrompere ogni qual volta il rito religioso.
Infine, la previsione di mons. Russo sarà quella di riuscire ad organizzare una festa sobria e allinsegna dellamore dei torresi nei confronti della Madonna, senza lasciarsi andare in sperperi inutili di danaro. In considerazione anche dellelevato tasso di povertà in cui versano molti cittadini, come affermato dallo stesso sacerdote.
VINCENZO MARASCO