A cura della Redazione
La notizia è di quelle che ci fanno credere che davvero un’altra Italia è possibile. Il comitato promotore dei tre referendum abrogativi delle norme vigenti, che privatizzano la gestione dell’acqua, ha consegnato ieri 1.401.432 firme per dire "no" alla privatizzazione e rivendicare con forza la natura di bene comune dell’acqua e la sua ontologica gestione pubblica. In uno dei momenti peggiori della democrazia repubblicana, dilaniata dalla crisi economica e dalla crisi della morale pubblica, una notizia del genere è davvero una boccata d’ossigeno. Tutte quelle persone che hanno apposto la loro firma presso le migliaia di banchetti in tutta Italia costituiscono una rappresentanza diretta e autentica del popolo, andando oltre le connivenze, da un lato, e le reticenze, dall’altro, dei “nominati” che siedono sui banchi del Parlamento. E in quel milione e passa di cittadini italiani ci sono oltre millecinquecento donne e uomini di Torre Annunziata, che nelle domeniche dei mesi scorsi hanno affollato i banchetti organizzati in città insieme ai rappresentanti locali del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e i compagni di Rifondazione Comunista. Centinaia di firme che danno ancora maggior forza all’ODG presentato al Consiglio Comunale dal consigliere Fiorillo e votato dall’aula all’unanimità, che investe l’Amministrazione Comunale del compito di portare l’istanza dell’acqua pubblica a tutti i livelli istituzionali. Alla grande partecipazione dei cittadini si unisce l’intensa attività istituzionale del partito, facendo di Torre Annunziata uno dei tanti comuni in Italia e dei pochi in provincia purtroppo, che intendono sovvertire un processo scellerato di privatizzazione, che ha portato un aggravio delle tariffe, una minore qualità del servizio e, per il beffardo contrappasso dell’odierno capitalismo, ricchi dividendi per gli azionisti delle società private. Un sincero ringraziamento a tutte e tutti quelli che hanno consentito il raggiungimento di questo risultato, seppur parziale. Questo è solo l’inizio di un percorso che culminerà presumibilmente nella primavera del 2011 con l’indizione del referendum, laddove la Corte Costituzionale ne ravveda l’ammissibilità. La vera sfida è portare milioni di italiani alle urne per raggiungere il quorum necessario alla validità del referendum. Per questo obiettivo è necessaria una mobilitazione ancor più grande di quella dei mesi scorsi, su cui fin d’ora le compagne e i compagni di SEL, i rappresentanti del Forum, con cui abbiamo condiviso questa battaglia nella nostra città, sono chiamati al massimo impegno, rendendo partecipe la cittadinanza di tutte le fasi del processo referendario, per portare a compimento uno straordinario momento di democrazia. Il Coordinatore Cittadino SEL Massimo Manna