A cura della Redazione
ROMA - L´autostrada è rimasta aperta; le ferrovie hanno ripreso a funzionare; l´aeroporto non è stato mai chiuso. Per chi può scappare, le strade sono aperte ma chi preferisce restare nelle case risparmiate dal terremoto non ha ancora acqua, né luce né gas. E nelle tendopoli manca l´illuminazione e i wc chimici a Onna non ci sono ancora. Autostrade. Sono aperte per le solo auto. Il divieto ai mezzi pesanti riguarda tutta la rete dell´Abruzzo. Da Teramo, da Pescara, da Chieti, dall´Aquila: tutte le corsie dirette da e per Roma, sulla A24 a A25, sono interdette ai camion (mezzi pesanti superiori alle 7,5 tonnellate), per concedere ai mezzi di soccorso di muoversi con più facilità. C´è un solo breve tratto tra Assergi e L´Aquila ovest che è chiuso in entrambe le direzioni anche per le auto. Ferrovie. L´intera linea ferroviaria abruzzese funziona. L´ultimo tratto L´Aquila-Terni, chiuso subito dopo il sisma, è stato riaperto ieri nel tardo pomeriggio. Gli accertamenti tecnici lungo i binari sono stati tutti negativi. Aeroporto. Lo scalo di Pescara è aperto. Per poter gestire la crescente quantità di traffico giustificato dall´emergenza, da Forlì è giunta una torre di controllo mobile dell´Enav. Una cabina estendibile fino all´altezza di 10 metri, dotata di apparati elettronici capaci di coadiuvare il controllo del traffico. Acqua potabile. Nonostante quello che ha detto Silvio Berlusconi ieri in conferenza stampa ("Gli acquedotti funzionano e l´acqua è fruibile"), i tecnici del comune dell´Aquila hanno accertato che l´acquedotto comunale ha subito seri danni. Perdite importanti che non hanno permesso e non stanno permettendo di riempire le cisterne che forniscono acqua in particolar modo alla periferia e al centro storico dell´Aquila, a Castelnuovo e a Paganica. I tecnici hanno comunque garantito che entro le prossime 24 ore il problema acquedotto dovrebbe essere risolto in via definitiva. Luce. Molti dei 15.000 contatori disalimentati subito dopo il terremoto per precauzione, hanno ripreso a funzionare ma sono tante le case rimaste in piedi nella provincia dell´Aquila ancora al buio. Buie anche le strade. Scarsa è l´illuminazione nelle tendopoli allestite per gli sfollati. Finora l´Enel ha inviato nella zona del terremoto 30 gruppi elettrogeni. Gas. La distribuzione del gas è interrotta all´Aquila e nelle aree più colpite dal terremoto per motivi precauzionali. Prima che il metano ritorni nelle città colpite dal sisma di domenica notte, dovranno terminare le verifiche dei tecnici. Telefoni. Le infrastrutture telefoniche non hanno subito danni, ma le linee per gli apparecchi fissi e i cellulari sono intasate e la congestione del traffico rende non sempre facile comunicare