A cura della Redazione
Ancora un rinvio per la riapertura del centro cottura di via Capuozzo. La riunione svolta lunedì scorso tra l’assessore Maria Elefante (nella foto), con il supporto tecnico dell’arch. Giacomo Cuccurullo e del responsabile dell’ufficio Pubblica Istruzione Enrico Capossela, e il dott. Giovanni Sannino, rappresentante della Sagifi, società che gestisce il centro cottura, non ha portato ad alcun risultato concreto. Dopo aver ottemperato alla sistemazione dell’impianto antincendio, il comune oplontino si è trovato di fronte ad un altro problema: il centro di cottura, secondo la Sagifi, non può riprendere l’attività perché manca il DVR (documento valutazione rischi, secondo la legge sulla sicurezza 81/08), documento richiesto al Comune dalla società stessa sin dall’ottobre scorso e mai ricevuto. “Così non si può andare avanti – sbotta l’assessore Elefante -. Qui c’è qualcuno che vuole giocare a fare il furbo, a discapito del buon funzionamento del servizio mensa. Non è pensabile che un centro di cottura di recente costruzione resti chiuso dall’inizio dell’anno scolastico e che i pasti per gli alunni debbano provenire da Napoli, talvolta in ritardo rispetto all’orario stabilito, freddi e in un precario stato di conservazione. Non è più tollerabile – conclude l’assessore – questo stato di cose. Mi attiverò io personalmente affinché questo documento di valutazioni rischi venga approntato al più presto e poi vedremo se ci saranno ulteriori ostacoli per la riapertura del Centro”. Una struttura costata per la sua realizzazione oltre 250 mila euro ma che dal 2006, anno della sua entrata in funzione, ha funzionato solo a singhiozzi.