A cura della Redazione
Ufficio violato, scattano le indagini alla Procura Procura violata, scattano le indagini. In seguito all´episodio di mercoledì sera, che ha visto ignoti intrufolarsi negli uffici del Palazzo di Giustizia oplontino, il procuratore capo Diego Marmo e il procuratore aggiunto Raffaele Marino, hanno aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di effrazione e tentativo di intromissione nei sistemi informatici. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, le porte dell´ufficio intercettazioni della Procura sarebbero state aperte con una lastra per le radiografie. Sono in corso, al momento, le indagini della Scientifica, con la rilevazione delle impronte degli ancora sconosciuti malviventi che hanno attuato il "colpo". Intanto, divampano le polemiche in merito alla scarsa sorveglianza e alla vulnerabilità del Palazzo di Giustizia, un luogo che per sua natura dovrebbe essere inviolabile. L´episodio è grave, dal momento che la violazione dei personal computer, contenenti files "delicati", potrebbe mettere a rischio numerose indagini contro i clan. "Carenza strutturali e poche risorse a disposizione ci espongono al pericolo delle violazioni - ha denunciato il procuratore Marmo -". "E´ una struttura indifesa - fa sapere il procuratore Marino -. Bisogna eleborare un piano per la sicurezza. Le diffcicoltà sono strutturali ma anche di mancanza di personale".