A cura della Redazione
Accoltellato perché si è rifiutato di offrire una sigaretta al branco. È avvenuto all’interno di un convoglio della circumvesuviana nel tratto tra Pompei e Trecase. Il ragazzo, un 19enne di Torre Annunziata, è stato ferito alla coscia destra. Giunto alla stazione di Trecase è sceso dal treno ed ha chiesto aiuto al 118. Sul posto si è precipitata un’ambulanza che lo ha prontamente accompagnato al pronto soccorso del “S. Anna e Madonna della Neve” di Boscotrecase. Qui i sanitari lo hanno medicato e dimesso: ne avrà per una decina di giorni, salvo complicazioni. Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, alle dipendenze del maggiore Pasquale Sario e del tenente Marco Spaziani. Il pestaggio sarebbe scattato quando il giovane - del quale, per ovvie ragioni, non sono state rese note le generalità - ha riferito ai suoi interlocutori di non avere con sé sigarette, anche perché indenne dal vizio del fumo. Una risposta che, evidentemente, non è stata gradita dai componenti della banda che hanno cominciato a malmenarlo. Il rifiuto è stato letto come un affronto personale da punire in maniera esemplare. Ed è così che è spuntata anche una lama che ha ferito il malcapitato alla coscia destra. Una vicenda paradossale. La vittima ha trovato la forza dileguarsi alla stazione di Trecase, da dove poi è stato dato l’allarme. Sul posto, nel frattempo, si sono precipitate alcune pattuglie dell’Arma, ma ormai gli assalitori avevano fatto perdere le loro tracce. Non è la prima volta che sui vagoni della circumvesuviana della tratta Sorrento – Napoli si verificano episodi di violenza che hanno come protagonisti giovani teppisti. Nei mesi scorsi, all’altezza della fermata di Boscoreale, un 15enne è stato picchiato a sangue davanti agli altri viaggiatori da un gruppo di coetanei. Pare che all’origine della lite vi sia stato uno sguardo di troppo rivolto ad una ragazza. Gli inquirenti, dopo aver raccolto la deposizione del 19enne, hanno immediatamente fatto scattare le indagini del caso. I militari del presidio di piazza Enrico De Nicola passeranno al setaccio anche le immagini filmate dal sistema di videosorveglianza della società che potrebbe offrire elementi utili a dare un nome ed un volto ai responsabili dell’aggressione. CALBO