A cura della Redazione
Sfrattata l´Aicovis. Nella giornata di ieri il presidente Rosario Iannucci ha consegnato le chiavi dell´ufficio sito nella palazzina dello stadio Giraud (una stanza tre metri per tre), che l´amministrazione comunale diede, dieci anni fa in comodato d´uso, all´Associazione italiana contro la violenza negli stadi. Il motivo? La stanza serve all´Assessorato allo Sport per altri usi. Già altre città si sono fatte avanti per ospitare la sede del sodalizio: Pompei, Castellammare di Stabia e Salerno; solo così l´associazione potrà continuare la sua opera di diffusione della cultura antiviolenza e antirazzismo in Italia, che porta avanti da ben quindici anni. Rammaricato il presidente Iannucci: "Evidentemente - spiega - qualche politico non ha creduto più nel progetto da noi intrapreso". Sorpreso e ignaro del provvedimento il sindaco Giosuè Starita: "Sapevo di una decisione concertata tra noi e l´associazione, ma non pensavo ad un nostro provvedimento di sfratto". Insieme alle chiavi, il presidente Iannucci ha dovuto consegnare anche le suppellettili (scrivania, sedie, computer, ecc.) e la cartellonistica utilizzata per le tantissime manifestazioni svolte in tutt´Italia. Senza voler entrare nel merito della decisione assunta dall´amministrazione comunale, ci sembra, però, che tale provvedimento sia stato un tantino inopportuno, non fosse altro per l´opera meritoria che l´associazione ha svolto, e tutt´ora svolge, attraverso i tour antiviolenza in molte città italiane. Ricordiamo che l´Aicovis fu ricevuta dal papa Giovanni Poalo II e, recentemente, è stata convocata dal ministro dello Sport, Giovanna Melandri, quale ambasciatore della non violenza all´interno degli stadi.