A cura della Redazione

Nella giornata del 25 aprile, a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa, supportata anche da intercettazioni telefoniche e ambientali, iniziata il 25 luglio 2016 a seguito del rinvenimento del corpo del cittadino ucraino Maksym Leikar, di 26 anni, attinto da numerose coltellate e lasciato agonizzante lungo una stradina di campagna della città di Nola, i militati del Nucleo Operativo della Campagnia locale, hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Nola a carico di N. G ., di Saviano, e di A. A., di Poggiamarino, rispettivamente di 38 e 40 anni.

L’indagine è stata diretta e coordinata dalla Procura di Nola sulla base delle investigazioni svolte dai militari del citato Nucleo Operativo. I due sono ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà e porto in luogo pubblico di oggetto atto ad offendere.

La vittima viene condotta dai due arrestati in una stradina di campagna di Nola, subendo una feroce aggressione culminata in 27 coltellate in varie parti del corpo. Dalle indagini sono stati raccolti i gravi indizi di colpevolezza a carico dei due. L'aggressione avrebbe come movente una vendetta passionale, volta a "punire" una relazione extraconiugale che il 38enne aveva intrecciato con la moglie della vittima, e che aveva costituito motivi di continuo litigio tra i due uomini.

Gli arrestati sono stati tradotti a Poggioreale e presso il carcere Belizzi Irpino.

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