A cura della Redazione

Ufficialmente l’insegna era quella di un bar ma, al suo interno, era possibile anche acquistare sigarette di contrabbando.

A scoprire l’illecita attività, all’interno di una caffetteria di via Sant’Antonio Abate a Napoli, sono stati gli agenti della sezione “Volanti” dell’U.P.G. della Questura che, nella serata di ieri, hanno proceduto ad un controllo all’interno dell’attività commerciale.

Sequestrati 33 kg di tabacchi lavorati esteri, ovviamente, privi del marchio del Monopolio di Stato, custoditi in un deposito sotterraneo da cui si poteva accedere dall’interno del bar.

I poliziotti, all’atto del controllo, hanno sorpreso solo un dipendente che era all’interno dell’esercizio commerciale, un cittadino moldavo di 26 anni.

Nel corso del sequestro, gli agenti sono stati avvicinati da un uomo, risultato essere il marito della titolare del bar che, a suo carico, registra numerosi precedenti penali e di polizia, anche specifici per contrabbando.

Duranti le fasi del controllo, non sono mancati momenti di tensione, in quanto si è formato un folto numero di persone, incitate da amici e conoscenti della titolare del bar.

I poliziotti, al fine di evitare problemi di ordine pubblico, hanno sequestrato le 165 stecche di sigarette, invitando sia il dipendente che il titolare dell’esercizio commerciale presso gli uffici di Polizia.

Gli agenti hanno denunciato, in stato di libertà, la proprietaria del bar perché responsabile del reato di detenzione e commercializzazione di T.L.E., in concorso con il dipendente. 

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