A cura della Redazione

E' una lenta agonia quella che accompagna il Savoia al baratro dell'oblio nel panorama calcistico nazionale. In questi giorni si stanno scrivendo le ennesime pagine tristi del blasonato ed ultracentenario club di Torre Annunziata.

Dopo la decisione del presidente Arnaldo Todisco di trasferire la squadra a Cercola, a causa delle tensioni con la tifoseria, stufa di assistere a spettacoli deprimenti fuori e dentro il campo, lasciano i tre torresi della formazione biancoscudata.

Guarro, Onda e Blasio dicono addio. Una decisione sofferta, che giunge però nella consapevolezza che così non si poteva più andare avanti. In una intervista rilasciata ai colleghi di solosavoia.it, il capitano manifesta tutta la sua delusione.

«Ero venuto qui per vivere un sogno, ora sto vivendo un incubo», ha detto. «Inimmaginabile andare a Cercola in una struttura dove corrono i cavalli, dove per entrare c’è uno schieramento di forze dell’ordine da guerra, tutto assurdo. Io quest’estate sono venuto qui per la mia città, per i miei tifosi».

Guarro mette sotto accusa il presidente Todisco. «Ho saputo con certezza che la sua volontà è quella di non tornare più a Torre ed a quel punto ho preso questa decisione». 

Il capitano, però, non nasconde che siano stati anche altri i responsabili di questa eclissi. «Certamente Todisco ha sbagliato più di tutti, non fosse altro perché era il presidente - spiega a solosavoia.it -. Ma ritengo che anche altri abbiano commesso errori, compreso noi della squadra. Non mi tiro certo indietro. La situazione non era chiara fin dall’estate, poi pian piano i soci torresi sono andati via e Todisco è rimasto solo, questa situazione non ha certo aiutato a mantenere la giusta serenità».

Intanto, sabato 16 gennaio, alle 14.30, il Savoia scende in campo a Forio d'Ischia contro l'Atletico Casalnuovo. Il match è valido per la seconda giornata di ritorno del campionato di Eccellenza.