A cura della Redazione

E' il giorno di Roberto "Pampa" Sosa, scelto da Arnaldo Todisco per guidare il Savoia dopo la conclusione dell'avventura sulla panchina dei bianchi di Teore Grimaldi.

Nella sala stampa del Giraud di Torre Annunziata, ci sono il numero uno del club, il socio Giorgio Mascitelli e l'ex calciatore di Udinese e Napoli.

Il primo a parlare è proprio Todisco. «I tifosi hanno ragione a contestare ma hanno false notizie, a noi non risulta di avere debiti - esordisce il patron -. Sembra una caccia alle streghe. L'assenza di Mocerino? È stato pagato, i suoi sono problemi esclusivamente profesisonali, ha scelto di lavorare al posto di giocare. Gli elementi della squadra non sono da Eccellenza? Sì, infatti sono tutti giocatori che vengono dalla D e dalla C. Il Savoia è la squadra la più "costosa" del campionato. Credo che il problema sia solo di natura mentale. All'allenamento ho visto allegria, nelle ultime settimane mancava quello. E' stato un calo psicologico. Serve un restyling, nuove maglie, nuova grafica e stile».

E' un fiume in piena Todisco, che non le manda di certo a dire dopo tre settimane di tensioni, coincise con le sconfitte in campionato contro Portici, Caivanese ed Ercolano. «Le dichiarazioni di Manzo ("servono 4-5 giocatori per copmpetere ad alti livelli", ndr) non sono corrette». Sul prosieguo del campionato, l'avvocato tributarista napoletano si mostra ottimista. «Così come noi abbiamo avuto il calo, lo avranno anche gli altri. Quando avevo il Campania in Promozione, ero a + 10 dall'Ercolano, e perdemmo il campionato. Quindi Squillante non ha ragione se parla di campionato chiuso. Il campionato inizia adesso». Ultima battuta per il tecnico uscente (il secondo della sua gestione, dopo l'allontanamento di Giovanni Masecchia a stagione non ancora iniziata). «Auguriamo a Teore Grimaldi maggior fortuna e successi».

Parla poi il protagonista della giornata, il "Pampa" Sosa: «Nel calcio e nella vita bisogna sempre mettersi in discussione - ha esordito -. Sono argentino, vivo a Napoli e vivo di emozioni e adrenalina. Voglio ricominciare dopo Sorrento, che non ritengo un'esperienza negativa. Sono nel miglior posto al mondo e ho tanta voglia di rimettermi in discussione. Ringrazio il presidente per questa occasione, non vedevo l'ora di iniziare e sono molto contento».

Il crollo questione mentale o altri fattori? «Scoprirò tutto in questi giorni, ma credo molto all'aspetto psicologico, e penso che questa squadra ha sofferto proprio psicologicamente. Il mio obiettivo è cercare di sbloccarla. In che modo porterò allegria? Penso che la cosa più importante sia la comunicazione, parlare con i ragazzi».

L'assetto tattico. «Non vi aspettate chissà che modulo tecnico o strategia particolare. Voglio parlare con i calciatori per risolvere i problemi. Preferisco il 4-2-3-1 perché ho seguito Benitez, con un corso a Coverciano sono andato ad osservare altri allenatori. Il 4-2-3-1 ti dà più ampiezza sul campo. Quando fischia l'arbitro però ogni modulo sparisce».

Cosa resta dell'esperienza a Sorrento? «Il problema al Sorrento è rimasto nonostante il cambio di società».  

L'ambiente. «Disponibilità importante, occorre eliminare la troppa negatività che noto in giro, e devono collaborare tutti. Voglio cercare di dare positività. C'è bisogno che società e tifosi siano uniti».

Gli acquisti. «Mancano tanti giorni per l'inizio del mercato invernale, non voglio parlarne ancora - ha replicato Sosa -. In questo momento devo lavorare con i ragazzi che ho a disposizione, cercando di sfruttarli al meglio, e poi valuteremo. Non ci vuole molto, bisogna solo che i ragazzi si sblocchino mentalmente. Io credo alla vittoria del campionato. Ho ascoltato una dichiarazione dell'allenatore avversario (il riferimento è al tecnico dell'Ercolano, Squillante, ndr). Loro ci danno per morti, meglio così, hanno commesso un errore».

Lo staff tecnico. «Porterò Nunzio Di Somma, il mio allenatore in seconda, e valuteremo anche il preparatore atletico. Ci sono altri aspetti su cui lavorare. A questa squadra manca un po' di "cattiveria" agonistica».

L'ex allenatore. «Non mi sono sentito con Grimaldi».

Gli under e i suoi modelli. «Mi è rimasto impresso Luciano Spalletti per l'impronta che dava alle gare, Ventura ad Udine e Napoli. E' chiaro che mi porto "dietro" anche mister Reja. Al momento credo che Di Francesco sia colui che mi impressiona di più. Il settore giovanile sta facendo bene, qualche ragazzo in più si può prendere e cercheremo di "farli sentire grandi"».

Infine, Mascitelli svela un retroscena interessante sulla venuta di Sosa a Torre Annunziata. «Ho un rapporto amichevole con lui, e ho favorito la trattativa», ha dichiarato il socio di Todisco.