A cura della Redazione
Dura nota dell´Associazione Italiana Calciatori presieduta da Damiano Tommasi sulla questione Savoia. In un comunicato, l´AIC si scaglia contro la società del presidente Quirico Manca, soprattutto in relazione alla pubblicazione degli stipendi dei propri tesserati, contestualmente alla proposta, poi bocciata dai calciatori, di riparto della fideiussione per saldare gli emolumenti arretrati con decurtazioni che arrivano a toccare, in alcuni casi, finanche il 70 per cento. Di seguito, il testo del comunicato. Con il presente comunicato l’Associazione Italiana Calciatori, alla luce delle esternazioni del presidente della A.C. Savoia 1908 s.r.l., contesta il tentativo di strumentalizzare la legittima condotta dei calciatori per mascherare l’incapacità della società a garantire gli obblighi contrattuali che sono a suo carico, e manifesta la propria solidarietà a tutta la rosa del Savoia. I calciatori hanno ricevuto, nel corso della stagione sportiva, soltanto le retribuzioni sino a una parte di ottobre, probabilmente grazie all´esclusivo utilizzo della contribuzione che la Lega Pro liquida alle società in base alle previsioni della c.d. Legge Melandri; per mesi non vi è stata alcuna possibilità, da parte dei calciatori, di comprendere i motivi e l’entità del dissesto, né conoscere i possibili piani di salvataggio. Nonostante questo, i calciatori, con grande senso di responsabilità e disciplina, hanno continuato ad allenarsi e a giocare, nonostante in alcuni casi i pochi emolumenti percepiti non fossero neppure in grado di coprire le spese, e tutto questo per rispetto verso i tifosi, la città e le istituzioni. Nell’ultimo mese si è avviata una trattativa per consentire l´utilizzo delle garanzie rilasciate all´atto dell´iscrizione al campionato ma, quando pareva delinearsi un esito positivo, la società ha proposto improvvisamente, e sotto minaccia di un immediato fallimento, una riduzione del 70% degli emolumenti, pretendendo una accettazione immediata e incondizionata da parte dei tesserati. Questo atteggiamento è inaccettabile, e l’illegittima utilizzazione e pubblicazione dei dati contrattuali altro non è che la conferma dell’incapacità della società a correttamente adempiere ai propri obblighi. AIC e calciatori si stanno adoperando, insieme alla Lega Pro, per proseguire il campionato nel rispetto della città, delle istituzioni e soprattutto dei tifosi; se la società non consente il buon esito di questo tentativo, l’unica responsabile dovrà considerarsi ella stessa.