A cura della Redazione
Che beffa. Il successo ad Aversa del lontano 21 settembre resta ancora l´unico in questo campionato. I bianchi pareggiano di nuovo in casa (quarto "x" in sette gare al Giraud), contro il Cosenza. Termina 1-1 il match, con il Savoia in vantaggio fino al 95´, e raggiunto allo scadere dai silani. Era di maggio l´ultima vittoria tra le mura amiche e sei mesi dopo, gli uomini di Ugolotti non riescono a sbloccarsi nel loro stadio, che da fortezza inespugnabile è ormai tabù per i torresi. Il prossimo match si giocherà a Castellammare, contro la Juve Stabia, reduce dalla vittoria esterna sul campo dell´Aversa. Siamo a metà primo tempo, per ora il match non ha nulla da proporre. Le due squadre hanno tenuto bene il campo ma non si sono rese pericolose. Tanta disattenzione a centrocampo per il Savoia, che ha concesso ampi spazi al Cosenza non sfruttati in modo adeguato. Al 22´ episodio dubbio in area con Del Sorbo che viene strattonato da un difensore ospite, ma per il direttore di gara non è calcio di rigore. E´ l´episodio che smuove un match inizialmente votato alla noia. Il primo tiro in porta si vede al 27´ con Arrigoni, che prova a sorprendere il portiere con una conclusione da fuori area, ma la sfera finisce alta. Al 41´ primo cambio per il Cosenza: esce Ciancio per infortunio e viene rimpiazzato da Blondett. Dopo due minuti di recupero finisce un primo tempo su cui non c´è proprio niente da dire. Si vede ancora un Savoia senza identità, senza idee, senza gioco. Tutto a vantaggio di un Cosenza che sta ottenendo un punto con il minimo sforzo. Il secondo tempo inizia con un brivido per il Savoia, con un tiro di Cori di poco alto sulla traversa. Il primo cambio per i torresi arriva al 54´, con D´Apollonia che rimpiazza Sanseverino. Ugolotti cerca di trovare nuove forze in attacco. Un dato sconcertante per i bianchi: l´ultimo tiro in porta risale al primo tempo del match casalingo con la Paganese. Segno di una squadra che, insieme ai tanti problemi, non riesce a rendersi pericolosa. Il secondo cambio arriva un giro di lancette dopo, con Di Piazza che sostituisce un anonimo Del Sorbo. Al minuto 62 occasione monumentale per il Savoia: lancio di Sabatino dalla sinistra, Magli liscia il pallone, Malaccari solo davanti alla porta la spara su Ravaglia. Ma è solo il preludio al gol che arriva un minuto dopo: Gallo pesca in area uno smarcatissimo Matteo Di Piazza che con una conclusione indirizzata all´angolino buca il portiere e porta in vantaggio i bianchi. Uno a zero Savoia, finalmente. La gioia del pubblico che acclama il suo nome, lo stesso pubblico che, un tempo, lo fischiava. Ora bisognerà chiuderla. Il Savoia, sospinto dalla carica del gol, riesce ad amministrare meglio il gioco e a lanciarsi in altre sortite offensive. All´85´ ultimo cambio per il Savoia: Sevieri sostituisce Gallo. Cinque minuti di recupero e al 95´ avviene l´irreparabile: primo calcio d´angolo per il Cosenza e Blondett, totalmente libero nell´area piccola, insacca di testa alle spalle di Santurro. Non si vince ancora al Giraud. Che beffa, che delusione. Ma purtroppo questo è il calcio. ANTONIO DE ROSA LE FORMAZIONI Savoia: Santurro; Cremaschi, Di Nunzio, Sirigu, Sabatino; Gallo (dall´85´ Sevieri), Calzi, Malaccari; Sanseverino (dal 53´ D´Appolonia), Del Sorbo (dal 56´ Di Piazza), Scarpa. A disp. Falcone, Verruschi, Checcucci, Sevieri, Cipriani, D´Appolonia, Di Piazza. Cosenza: Ravaglia; Ciaccio (dal 42´ Blondett), Tedeschi, Magli, Sperotto; Fornito (dal 70´ De Angelis), Arrigoni, Caccetta, Zanini; Mosciaro (dal 58´ Cesca), Cori. A disp.: Saracco, Blondett, Corsi, Criaco, Sassano, De Angelis, Cesca. All.: Roselli AMMONITI: Caccetta (C); Calzi, Di Piazza, Malaccari (S) SALA STAMPA Il post partita in sala stampa al Giraud è diventato un luogo di filosofia calcistica aperta, dove tutti possono liberare la fantasia. L’allenatore del Cosenza Giorgio Roselli evidentemente ha riconosciuto le tracce lasciate 15 giorni fa dal suo collega della Paganese Sottil e si è lasciato andare ad una interpretazione molto personale della partita. «E’ stata una gara equilibrata. Il Savoia tutto sommato ha creato solo due occasioni. Se al 95’ una squadra si trova tutta riversata nell’area avversaria, vorrà dire qualcosa. E ci può scappare anche il gol. Quindi risultato giusto». Roselli sa di mentire e si tradisce quando stigmatizza (senza alcun motivo) la domanda di un collega non tanto per il contenuto (in pratica gli veniva chiesto “ma che gara ha visto?”), ma per il gesticolare con le mani del giornalista, secondo Roselli “minaccioso”. Esagerato! Giudo Ugolotti, invece, definisce il Cosenza “una squadra che non vedevo giocare così dagli anni sessanta”. Poi aggiunge: «La partita l’avevamo vinta. Abbiamo pagato carissimo l’unico errore difensivo. Negli ultimi minuti siamo riusciti recuperare palla, ma non l’abbiamo gestita con tranquillità». Ancora una rete subita su un calcio piazzato. «Abbiamo lavorato molto su questo aspetto cambiando anche modalità di marcatura. Il rammarico è tutto lì: non si può far saltare un avversario nell’area piccola su calcio d’angolo». Ugolotti conclude con un auspicio: «Se il Cosenza visto oggi al Giraud è una squadra che pensa di salvarsi, non vedo perché non possa crederci anche il Savoia». Matteo Di Piazza stava già vestendo l’abito di match winner quando è arrivato il pari dei calabresi: «Credetemi – afferma l’autore della rete del Savoia - provo tanta rabbia. Nella settimana di ritiro avevamo preparato davvero bene questa gara fin nei più piccoli dettagli e non solo sul campo. Oggi finalmente stavamo raccogliendo i meritati frutti di tanto lavoro. Prendere gol così al 95’ fa molto male».