A cura della Redazione
Bucaro esonerato. Al suo posto Guido Ugolotti. La terza sconfitta consecutiva costa carissimo al tecnico palermitano, bocciato inesorabilmente dai numeri: in dodici partite ufficiali il suo Savoia ha vinto appena una volta ed in ben sette occasioni è uscito sconfitto dal campo. Evidentemente troppo anche per il direttore generale ed amministratore unico del club Francesco Maglione, che pure in più circostanze ha difeso il “suo” mister. Le ventiquattro ore di riflessione, in seguito al ko interno contro il Martina, hanno partorito una decisione che ai più sembrava già matura da tempo. Tre mesi non sono bastati a dare una fisionomia precisa ad una squadra ancora oggi “laboratorio”, con pochissimi punti fermi e molte anime vaganti. Tra schemi spregiudicati ed assolutamente inidonei alla caratura della rosa, tattiche più attendiste che poco o nulla hanno prodotto in termini di punti in graduatoria, pupilli appena intravisti e poi lasciati marcire in tribuna (vedi Corsetti), giovani di belle speranze confinati ai margini della squadra senza valide motivazioni (Gargiulo e Panariello su tutti), veri e propri oggetti misteriosi (Giordani, Perna, Malivojevic, Fabris, questi ultimi due hanno rescisso consensualmente il contratto negli ultimi giorni), Bucaro si è “incartato” su se stesso finendo con il pagare per tutti. Ovviamente, le colpe della disfatta non sono solo sue. Pur con diversi ordini di responsabilità, non sono esenti da censure né l’amministratore unico tantomeno la proprietà. Il primo, come un novello Saturno, ha “divorato” un proprio “figlio” nel tentativo di evitare di entrare nella centrifuga di una stagione nata sotto cattivi auspici per una gestione complessiva assai carente, culminata in una campagna acquisti molto discutibile; solo per soffermarci su quest’ultimo aspetto, ci si chiede come sia possibile consegnare al tecnico un attacco privo di bomber veri e propri e con un Cipriani, presentato come ciliegina sulla torta, ma il cui valore aggiunto è ancora di là da vedere; come sia possibile sbandierare ai quattro venti una rosa composta al massimo di ventitrè elementi ed arrivare a ventinove creando confusione nell’allenatore e notevole aggravio economico alla società; come sia possibile, dall’alto di un’esperienza pluridecennale, non valutare con attenzione la qualità degli atleti da ingaggiare, le loro condizioni fisiche, il loro adattamento ai desiderata tattici dell’allenatore. Per la seconda, dovremmo parlare di Manca come di un... convitato di pietra, assente da oltre un mese, lontano dagli umori della piazza, apparentemente disinteressato a quello che accade nel mondo Savoia. Forse ancora mortificato dalla improvvida “uscita” di qualche tempo orsono quando pensò ad un allontanamento dei responsabili di un disastroso avvio di stagione senza avere i numeri - leggi quote di maggioranza - per farlo. Da allora, tuttavia, la situazione è cambiata per sua stessa volontà; come è noto, il Savoia è entrato a far parte di una sfera di aziende con a capo una società di capitali sovraordinata al club. A tal proposito, per quel minimo di cognizione che abbiamo del mondo dell’imprenditoria, se una controllata non funziona e non genera risultati, che la controllante non se ne curi suona strano. Nello sport, funziona uguale anche se gli “euri” di profitto sono sostituiti dai punti in classifica. Va da sé che in un caso come nell’altro, quando non si producono utili o i punti sono pochi e molte cose non vanno, il “capo” adotta i provvedimenti che ritiene più opportuni. Al Savoia, invece, tutto è delegato all’avvocato Maglione. Eppure, una presenza della proprietà sarebbe necessaria, come utile sarebbe un ritorno... alla parola, fosse anche solo per disquisire su una partita. Siamo certi che se ne gioverebbe l’intero ambiente e la stessa figura dell’architetto ne uscirebbe rafforzata. Dopo tutto, non dimentichiamolo, si parla di una persona che ha contribuito in maniera decisiva a far risorgere dalle ceneri un club da troppo tempo mortificato tra i dilettanti. Sul nuovo entrato, Ugolotti, speriamo solo che possa fare bene e si mostri autorevole nelle sue scelte. L’auspicio è che ripeta la buona perfomance ottenuta a Caserta la scorsa stagione (secondo posto nella vecchia C2 e promozione in LegaPro), rilanciando così la sua carriera di tecnico ad oggi non brillantissima: cinque esoneri tra Grosseto (due volte), Benevento, Arezzo e Sambenedettese. Intanto, il neo tecnico ha diramato la lista dei convocati in vista del match di stasera contro il Catanzaro. C´è il neo acquisto Falcone, portiere ex Nocerina ingaggiato per sostituire Gragnaniello, infortunato. Indisponibili Di Nunzio e Pompilio per i postumi di un´influenza, ed Esposito. Non convocati Panariello, Gargiulo e Perna. MATTEO POTENZIERI