A cura della Redazione
Immobile-Balotelli da coppia impossibile a coppia più votata d´Italia. Le formazioni, per fortuna, non si fanno con i sondaggi popolari, ma un indice di gradimento tanto alto finisce per condizionare anche uno impermeabile come Prandelli. Noi ci puntiamo un euro, sicuri che la giocata è tanto scontata che non arricchirà nessuno. Sicuramente premierà il ragazzo, uno di noi, partito da qui, Torre Annunziata, per compiere il viaggio più prestigioso che un calciatore torrese abbia mai compiuto. Compreso Ciccio Esposito che con la Fiorentina vinse uno scudetto a vent’anni (nel 1969) e con il Napoli collezionò una presenza in maglia azzurro nazionale (troppo poco per il suo valore, ma questo è un altro discorso). Capita anche questo al mondiale: dieci giorni e una figuraccia possono stravolgere gerarchie che sembravano segnate per sempre. Ciro Immobile, capocannoniere del campionato con 22 gol senza rigori, in Brasile è arrivato come scorta. Portarlo è stato inevitabile, ma il suo nome nell´elenco è stato iscritto quasi in extremis. Gli esperimenti lo hanno solo sfiorato: contro Spagna e Irlanda le sue apparizioni, prima del debutto negli ultimi minuti contro gli inglesi. La prima volta che gli è stata data fiducia è stata nell´ultima amichevole, contro la Fluminense; tre gol e pallone portato a casa, come usa nei campionati stranieri, compresa quella Bundesliga che ospiterà Ciro per le prossime stagioni. Se il Borussia lo ha scelto investendoci venti milioni di euro, non lo ha fatto per scommessa, ma per calcolo: lo ha fatto osservare per una stagione intera, il suo futuro allenatore Klopp ne ha esaminato le caratteristiche tecniche e tattiche, il responso ha legittimato la spesa: quest’anno la cifra più alta per un calciatore italiano. Questi dettagli non possono essere annullati ora che l’Italia si gioca il futuro nella coppa del mondo. Certo, non sarà una situazione facile per Ciro: partire da salvatore della patria è il ruolo più scomodo da occupare, ma per lui domani potrà essere il giorno che cambierà la propria vita, forse ancor più della firma apposta sul contratto con il Borussia. Non sarà, comunque, la sua ultima occasione. Ha ventiquattro anni e un grande futuro da vivere come protagonista in Italia, in Germania, in Europa. Come Balotelli, il suo gemello designato, anche se i suoi prodigi Immobile li ha realizzati in tandem con Cerci: per il Torino hanno segnato più della mitica ditta Graziani&Pulici che i tifosi torinisti venerano come divinità assolute. Siamo in Nazionale e al Mondiale, la differenza con il clima della serie A si sente e non è solo questione meteorologica. Ma Prandelli stia tranquillo: qui a Torre siamo abituati a giocarci sempre tutto in un colpo solo. Alla roulette della vita vinciamo spesso. Altrimenti non saremmo in tanti, qui, a raccontarlo. MASSIMO CORCIONE Management Director SKY SPORT