A cura della Redazione
Un mese dopo. Quirico Manca torna a parlare a trenta giorni esatti dalla conquista della Lega Pro. L’amministratore unico dell’A.C. Savoia 1908 ha deciso di incontrare la stampa per stabilire degli argini molto precisi alle congetture, in diversi casi abilmente fantasiose, che si sono sviluppate soprattutto sui social network sul futuro del sodalizio sportivo. «Oggi voglio parlare del futuro in funzione del passato – attacca Manca – e volutamente intendo lasciar fuori da questo discorso il settore tecnico (allenatore, squadra, direttore generale, ndr) perché è in corso la poule scudetto e la stagione attuale non può ancora ritenersi conclusa». Poi affronta subito l’argomento Lega Pro. «Il prossimo campionato al quale parteciperemo sarà un torneo di conoscenza della categoria. Ciò non significa che l’obiettivo sarà una salvezza stentata, ma sia chiaro che non siamo e non possiamo essere pronti per una stagione di vertice come quella che si sta concludendo. La Lega Pro è una novità per tutte le società che si sono conquistate il diritto di parteciparvi, non solo per il Savoia. E non credo che oggi ci possa essere un sodalizio in grado di proclamare, con la stessa nostra convinzione dello scorso anno, di lottare decisamente per la serie B». La programmazione societaria passa inevitabilmente anche attraverso le prescrizioni da assolvere per ottenere la licenza (è il nuovo termine che surroga la tradizionale “iscrizione”) per la partecipazione al prossimo campionato. Un punto fondamentale di questa sorta di ricetta sportiva è lo stadio. Dovrà presentare caratteristiche specifiche soprattutto nel versante della sicurezza. «Con l’amministrazione comunale di Torre Annunziata i rapporti sono buoni – aggiunge Manca - ma non si è ancora raggiunto un accordo per la gestione del Giraud. Da entrambe le parti, comunque, c’è la volontà di raggiungerlo. Nel frattempo, però, abbiamo l’obbligo di affrontare, e in maniera abbastanza rapida, gli adempimenti prescritti dalla Lega Pro». L’assetto societario è un’altra, fondamentale materia di discussione per individuare il profilo del futuro. «L’ingresso di nuovi soci – sostiene l’amministratore unico – è un’esigenza che va al di là dell’aspetto economico di base. La Lega Pro impone impostazioni e budget assolutamente diversi rispetto alla serie D. Ci chiede di utilizzare una serie di professionalità che non trovano spazio nell’attuale compagine sociale. Non è sufficiente apportare nel capitale una cifra, ma occorre condividerne il rischio. In questo senso abbiamo ricevuto tante richieste. Però, sia chiaro, valuteremo tutte le proposte, ma i nuovi soci dovranno sottoscrivere senza esitazioni il nostro obiettivo». Quirico Manca chiarisce, poi, l’origine delle dichiarazioni dell’allenatore Vincenzo Feola circa una richiesta della società di tagliare l’ingaggio del tecnico. «Tutto è nato da una cattiva interpretazione del concetto di importo netto e lordo espresso nello spogliatoio dal direttore generale Maglione, a proposito di Lega Pro. In questa sede mi preme precisare che noi non abbiamo chiesto la riduzione dello stipendio a nessuno. Vi assicuro anche che non è in corso alcun tipo di contatto con i calciatori dell’attuale rosa per trattare riconferme o cessioni».