A cura della Redazione
Ed è arrivato finalmente il grande giorno! Il giorno della festa, il giorno di Torre Annunziata, che a livello sportivo sta vivendo tante emozioni. Anche gli striscioni lo dicono: “Savoia e Fiamma siete l’orgoglio di questa città”. Sabato, nella palestra del Liceo “Pitagora-Croce” c’è il pubblico delle grandi occasioni, dei grandi amori. Non è una partita come le altre. Lo dice il sentimento, il cuore, la classifica. Sesto posto, 34 punti, neanche in casa Fiamma si sarebbero aspettati un risultato così positivo. Il piano di quest’anno è una salvezza tranquilla. Bisogna vincere, per rimanere in B2, dopo una stagione positiva. Fiamma Torrese-Volare Benevento, aria di derby. Le ospiti sono in piena zona retrocessione. Bisogna fare attenzione, in questa partita può succedere di tutto. Si comincia! Primo set che si preannuncia combattutissimo. La Fiamma prende le misure all’avversario e mantiene un distacco di cinque punti. Prima frazione di gioco portata a casa per 25-20. Partenza equilibrata, poi le ospiti hanno fatto troppi errori e le fiammette ne hanno approfittato. Non è finita, bisogna continuare così. Secondo set, totalmente diverso dal primo. Le due squadre giocano alla pari, le beneventane si svegliano. Stavolta è la Fiamma ad andare sotto di quattro punti, qualcosa inizia a scricchiolare. Il pubblico urla, incita, non si deve mollare adesso. Il tabellone dice 20-23, si inizia a tremare. La Fiamma riesce a pareggiare, ma non a vincere. Finisce 23-25. Occhio ragazze, occhio. Il terzo set vede il crollo totale delle oplontine. Troppi errori, soprattutto in battuta. Le ospiti prendono coraggio e credono nel colpaccio. Dopo una prima parte di set giocata alla pari, le beneventane non lasciano scampo alle torresi e si portano sul 12- 19. Non cambia niente, le sannite si aggiudicano anche il terzo set. Ma il pubblico ci crede, non si scoraggia e canta, incita le ragazze. Da sempre le torresi ci hanno abituato a prestazioni mirabolanti tra le mura casalinghe, e tutto è possibile. Quarto set: in questo frangente di gioco le due squadre lottano punto a punto, con il Benevento che mantiene alta la pressione e la Fiamma che sembra un’altra squadra: pochi errori, tanto gioco e caparbietà. Nel finale si trema: 23-20, 24 pari, tifosi col fiato sospeso. Ma la Fiamma chiude il set 26-24 e l’allenatrice ospite viene espulsa per proteste. La parola al quinto e decisivo set. Si deve completare l’opera. Senza concedere nulla. La prima pausa si chiude 8-6, c’è ottimismo nell’aria ma non si deve mollare. La Fiamma riesce a mantenere le distanze senza abbassare la concentrazione. Siamo sul 14-11, manca l’ultimo punto e finalmente si potrà festeggiare il coronamento di una stagione unica, inaspettata, straordinaria. E arriva l’ultimo punto! E’ finita, rimonta completata! Si è visto di tutto in questo match, la morte e la risurrezione di una squadra, lo spirito di un pubblico che non molla mai. Ora possiamo dirlo: salvezza matematica raggiunta, anche l’anno prossimo la Fiamma sarà lì in serie B2 a dire la sua. Campionato di tutt’altro livello. Non sono mancate difficoltà e attimi di scoraggiamento. Ma nessuno può fermare l’armata torrese che ha affrontato con personalità questo torneo, ottenendo un risultato ben al di sopra delle aspettative. «E’ come se avessimo vinto il campionato», dichiara l’allenatrice Adelaide Salerno. «Ci tengo a ringraziare le ragazze, lo staff tecnico della squadra e soprattutto il pubblico, che ci ha sempre sostenuto». E sembra un campionato vinto, il boato del pubblico, palloncini che volano dappertutto nella palestra, gli atleti delle giovanili che vengono ad abbracciare le loro beniamine, non manca più nulla. Sì, la Fiamma Torrese sta dando e continuerà a dare tanto allo sport campano e nazionale. Ben altri erano gli obiettivi stagionali ma la società di patron Giovanni Longobardi ha voluto strafare, salvandosi con tre giornate di anticipo. “Savoia e Fiamma siete l’orgoglio di questa città”. Nell’anno in cui i biancoscudati tornano a lottare nelle categorie che contano, rivolgiamo il nostro sguardo anche ad un’altra società gloriosa che tanto sta dando a Torre Annunziata, la Fiamma Torrese. ANTONIO DE ROSA