A cura della Redazione
La mobilitazione per consentire ai tifosi di Torre Annunziata di partecipare alla trasferta di Agrigento è totale. Di seguito pubblichiamo la lettera aperta indirizzata al Prefetto di Agrigento da parte del sito oplontini.com fondato dal collega Nello Sorrentino. Esimio Ill.mo Prefetto di Agrigento, in qualità di cittadina di Torre Annunziata, e in rappresentanza di gran parte dei tifosi dell’AC Savoia 1908, mi sento in dovere di rappresentarLe, attraverso questa lettera aperta, delle osservazioni e gli stati d’animo generati da una Sua eventuale ordinanza prefettizia che potrebbe vietare la vendita dei biglietti ai non residenti ad Agrigento e provincia per l’incontro di calcio del 19/01/2014 Akragas-Savoia, in programma all’Esseneto. Sono convinta che leggerà attentamente la mia lettera e sono altrettanto convinta che questo sia il modo più democratico e diretto per dar voce ad un “popolo” che sente di poter subire un’ingiustizia sostanziale, in un mondo, quello del calcio che, sempre più spesso, diviene vittima di interessi che poco o nulla hanno a che fare con lo spirito dello sport. Mi ergo a portavoce di un gruppo di persone che amano (e non esagero nell’usare questo termine) la propria squadra di calcio, la amano al punto da pianificare un viaggio per la sola gioia di supportare undici maglie bianche nella gara più importante di tutto il campionato. L’attesa per questa partita è spasmodica, sono stati prenotati biglietti aerei, pianificati week-end ad hoc e in città c’è un fermento che sa di “buono”, di positivo. Nessun intento belligerante, nessuna rivalità tra le due tifoserie, nessuna guerra da combattere se non quella sportiva, in campo, tra due delle formazioni più forti dell’intero panorama calcistico dilettantistico italiano. Nessuno, a Torre Annunziata, si aspetta di essere privato del proprio diritto a gioire, del proprio diritto a vivere da vicino quelle emozioni che l’appartenenza ad una squadra che ha una così antica tradizione può dare. Ill.mo Prefetto, a pensarci bene, non si tratta solo di un evento sportivo: nella nostra città il Savoia rappresenta una tradizione: i nostri nonni andavano allo stadio e gli occhi dei nostri padri si illuminano ancora quando ci raccontano i fasti della serie A, dello scudetto quasi vinto contro il Genoa. Tutto questo è orgoglio, è antica passione, è dignità, è motivo di “riscatto”; ed in questi sentimenti c’è luce, c’è amore, non c’è odio. Da uomo del Sud Lei può sicuramente immedesimarsi in questa descrizione, può sentirla: è comprensibile che, per la carica che occupa, le Sue decisioni discendono da valutazioni di opportunità politica al fine di garantire che l’ordine pubblico venga preservato, ma chi ama qualcosa in modo così viscerale non avrebbe alcun interesse a prestarsi ad azioni criminali e pericolose.Nella gara di andata non ci sono stati scontri, non c’è stato alcun tipo di problema: io stessa ero allo Stadio “Giraud” di Torre Annunziata quel giorno e ricordo di aver trascorso novanta minuti meravigliosi, e che tutti coloro che sono venuti da Agrigento sono stati accolti in maniera esemplare dai tifosi locali. E’ davvero difficile conciliare questo ricordo con un possibile scenario potenzialmente lesivo per l’ordine pubblico. I rapporti con le istituzioni, nell’attuale scenario politico, sono di sfiducia: quello che chiediamo è di avere un’occasione, un’occasione che possa servire anche altrove, magari a livelli più alti, da esempio. Un’occasione per invertire la rotta malata che sta prendendo il calcio, per stupire positivamente, dare un segnale nella giusta direzione. Per questo chiediamo la Sua fiducia. Si fidi, lo sport per noi torresi è davvero passione e i tifosi sapranno dimostrarlo. Torre Annunziata, 12/01/2014 Avv. Elvira Bianca Marra Oplontini.com