A cura della Redazione
Il Savoia risolve la non facile pratica Rende. Vittoria di misura, 1-0 con rete del capitano Scarpa dopo soli tre minuti di gioco. I padroni di casa hanno subito molto l´avversario e hanno giocato col freno a mano tirato a causa delle tante diffide. Non è stata una bella partita, ma contano i tre punti. E adesso testa ad Agrigento. Al terzo minuto calcio di rigore per il Savoia: una spizzata di testa di Del Sorbo favorisce l´inserimento di Tiscione che viene steso in area. Dal dischetto si presenta il capitano Ciccio Scarpa: palla a sinistra, portiere a destra, Savoia in vantaggio! Cinque minuti dopo Tiscione pesca in area Carotenuto. La sua conclusione, però, sfila di poco sulla traversa. Al quarto d´ora un retropassaggio sbagliato di Viglietti favorisce Caruso solo davanti a Maiellaro. Il suo tiro viene smorzato e deviato in angolo da un ottimo intervento di Stendardo. Iniziano a vedersi in campo anche i giocatori ospiti, che sfruttano la loro tecnica e velocità individuale. Un´altra occasione per il Rende al 26´: errore difensivo di Stendardo che favorisce l´inserimento di Pignatta solo davanti al portiere, ma Terracciano devia in angolo il tiro a botta sicura dell´attaccante ospite. A due minuti dalla fine del primo tempo l´arbitro Vincenzo Fiorini ammonisce Gargiulo che era nella lista dei diffidati. Il talentuoso centrocampista dei bianchi salterà la partitissima contro l´Akragas. Si chiude un primo tempo abbastanza spento. Il Savoia la deve chiudere ed evitare altre ammonizioni inutili. Al 49´ il Savoia rimane in dieci: il direttore di gara espelle Terracciano per un contrasto a centrocampo con un giocatore ospite. La decisione arbitrale appare troppo severa soprattutto se si considera che in alcuni interventi scomposti dei calciatori del Rende non ci siano state sanzioni. E arriva il primo cambio per i biancoscudati, Carotenuto lascia il posto a Manzo. Il Savoia, temendo il cartellino giallo a causa delle troppe diffide, gioca molto timoroso e il Rende continua a spingere. Al 57´ viene ristabilita la parità numerica dei giocatori in campo: espulso Ginobili del Rende per somma di ammonizioni. Sei minuti dopo gli ospiti si affacciano timidamente con un tiro di Grisolia che non inquadra lo specchio della porta. Adesso però il Rende inizia a fare paura, il Savoia si rintana nella sua metà campo e cerca di togliere spazio agli avversari. Al 75´ secondo cambio del Savoia, fuori Del Sorbo e dentro Meloni. Bisogna resistere, manca solo un quarto d´ora. Quattro minuti di recupero, il pubblico protesta, l´ansia in campo cresce. Si attende solo il fischio finale, bisogna tenere palla. E arriva il triplice fischio. Il fine giustifica i mezzi. Vittoria sofferta, sudata, meritata. E adesso si deve combattere, giocare fuori casa e dimostrare in questo girone chi comanda. Nonostante le assenze. Noi ci crediamo, noi vogliamo questa vittoria. In classifica, il Savoia comanda con 49 punti, tre in più dell´Akragas, che ha battuto il Ragusa nel derby siculo durato appena 10´. Una partita farsa, questa, che ha visto il Ragusa scendere in campo con otto calciatori, subire due gol in pochi minuti. Poi Cicero e Scribano del Ragusa si buttano a terra fingendo un infortunio e l´arbitro è costretto, a termini di regolamento, a dichiarare chiusa la partita. Un incontro, difatti, non giocato che ha avvantaggiato i giocatori dell´Akragas che hanno potuto così usufruire di un turno di riposo in vista del big match di domenica prossima con il Savoia. ANTONIO DE ROSA SALA STAMPA Nel post partita si discute non solo di Savoia-Rende, ma anche l’epilogo della gara tra Ragusa e Akragas di oggi conclusasi dopo appena 10 minuti di gioco per inferiorità numerica dei ragusani scesi in campo con solo otto calciatori. Il Savoia, invece, ha dovuto soffrire oltremodo per superare il Rende e pagare per la vittoria un conto molto salato proprio in vista del match dell’anno contro l’Akragas in programma domenica prossima: espulsione di Terracciano ed ammonizione di Gargiulo che era nell’elenco dei diffidati. Entrambi salteranno la supersfida dell’Esseneto. In sala stampa arriva un Vincenzo Feola molto lucido e convinto: «Come avevo previsto, quella di oggi è stata una vittoria soffertissima. Abbiamo pagato il fattore Akragas. Si è parlato troppo secondo me della prossima partita – sostiene l’allenatore - e soprattutto i quattro diffidati hanno giocato sulle punte per non rischiare. Non avevo mai pensato di non impiegarli. La formazione che è andata in campo è quella giusta, ma ovviamente con il passare dei minuti inconsciamente i ragazzi hanno cominciato a pensare ad Agrigento». Il tecnico sottolinea l’importanza di aver conquistato i tre punti, pur soffrendo oltre il dovuto. «Io sapevo che quella contro il Rende era una partita difficilissima soprattutto dal punto di vista mentale. Noi giocavamo condizionati da tanti fattori mentre i calabresi, dopo essersi rinforzati, erano molto più tranquilli e rilassati». A proposito di Agrigento l’allenatore precisa: «Noi la gara contro l’Akragas la dobbiamo ancora giocare. Mancherà Gargiulo? La nostra rosa è ampia e sapremo come sostituirlo. Permettetemi di notare un certo pessimismo nell’ambiente per la partita di domenica prossima. Io sono dell’avviso che siamo la capolista e che affronteremo i siciliani consapevoli della nostra forza. Qualsiasi risultato – conclude Feola – secondo me non sarà determinante per l’esito finale del campionato». Capitan Ciccio Scarpa ribadisce che l’approccio alla gara di oggi è stato condizionato da quella di domenica prossima. «Sotto il profilo mentale abbiamo sbagliato l’impatto dell’incontro contro il Rende. Ma era un rischio che correvano e, fortunatamente, alla fine siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Ad Agrigento andremo senza paura. Noi siamo il Savoia – sbotta l’attaccante torrese – e abbiamo tre punti di vantaggio in classifica. E’ chi insegue che deve preoccuparsi».