A cura della Redazione
Restano solo quattro squadre. In mezzo a queste quattro c’è la Fiamma che continua il suo viaggio. E mentre l’Orakom Virtus Salerno già festeggia la serie B, dopo aver strapazzato il Volare Benevento sia all’andata che al ritorno, ci sono altre due squadre dello stesso girone che si giocano questo importante salto di categoria: l’Accademia Volley Benevento e la stessa Fiamma Torrese. Secondo e terzo posto si affronteranno in una semifinale, le altre due semifinaliste sono la Volare e il Rota Volley, capolista del girone C. Si sfida, dunque, una vecchia conoscenza. «Ormai non hanno più importanza i precedenti. I play-off hanno una storia a sé, proprio come nei derby», dichiara nel pre-gara il rpesidente Giovanni Longobardi. La Fiamma ha già incontrato le sannite tre volte quest´anno, due in campionato e una in Coppa Campania. In tutti i confronti si sono imposte le torresi per 3-0. Le statistiche, quindi, sorridono alla squadra di coach Adelaide Salerno. Ma, come detto prima, questa è una gara a sé, qui si azzera tutto. Che la semifinale abbia inizio. Il primo set è una presentazione molto eloquente del match: molto altalenante, con le due squadre che si sorpassano a vicenda. Ma sul 20-15, quando sembra che la Fiamma abbia il set in pugno, le ospiti riescono a pareggiare e a portare la partita sul 25-25. La tensione è alle stelle, il pubblico si fa sentire, le giocatrici di entrambe le squadre si incitano a vicenda quando, all’improvviso… black out. Palestra al buio. E non solo: per la serie “non ci siamo fatti mancare niente”, la pioggia caduta copiosamente allaga l’entrata e i corridoi della palestra. Ritorna, dopo alcuni minuti, la luce, e la Fiamma brilla: 27-25 e primo set portato a casa. Secondo set: la Fiamma ci crede e parte in grande stile, distanziando le avversarie di quattro punti. Ma sul 15-11 il Benevento rimonta passando prima in vantaggio e poi portandosi sul 18-22. Da questo momento in poi diventa molto difficile per la Fiamma fare punti e la squadra ospite concede pochissimo. L’arrembaggio finale delle padroni di casa non porta alcun frutto e le avvesarie vincono il set per 23-25. In tutto questo il presidente Longobardi, il direttore sportivo Enrico Ottagono e altri volontari si danno da fare per far uscire tutta l’acqua dalla palestra. E c’è da dire che la “nuova piscina” cattura più attenzione rispetto alla partita stessa. Terzo set: Il pareggio da parte del Benevento assesta un duro colpo alla Fiamma. Infatti, in questo frangente le atlete torresi diventano quasi irriconoscibili. Le sannite fanno gioco e le torresi sembrano non riuscire a reagire. Sarà la stanchezza, sarà lo scoraggiamento, ma le ragazze di coach Salerno sembrano sfinite e le avversarie vincono il set 18-25. Quarto set: La Fiamma con l’orgoglio e il cuore, il Benevento con la voglia di chiudere la pratica. Partenza sprint delle torresi che si portano subito sul 5-1. Set di buona speranza, quindi. Ma le ospiti rimontano e da allora inizia una battaglia punto a punto che si interrompe solo sul 20-19: la Fiamma si porta sul 23-19 e poi chiude il set 25-20. Tutto si deciderà al tie break, quello dei 15 punti. Serviranno voglia, cuore, resistenza, nervi. Ultimo atto: si ripete la battaglia punto a punto. Poi le avversarie allungano di tre punti. Il Benevento si porta sul 12-14 e gli basta l’ultimo punto per vincere il set. E lo vince. 2-3 il risultato finale. Il Benevento «saccheggia» Torre Annunziata. Contro una squadra che ha aspettato questa sfida per rifarsi dei precedenti scontri diretti persi, si è opposta una Fiamma altalenante che è caduta, è risorta e ha fatto sperare i suoi tifosi fino all’ultimo. Non è bastato. Sabato a Benevento servirà la partita perfetta. Sarà possibile rimontare dopo una sconfitta simile, e cosa servirà? Lo scopriremo in gara 2. Intanto anche la palestra allagata piange la sconfitta delle sue atlete. ANTONIO DE ROSA