A cura della Redazione
Luigi Giannatiempo e Salvatore Maddaluno nel futuro del Savoia? Si, no, forse…probabilmente si. Da alcune settimane si stanno susseguendo voci sul possibile ritorno in società dell’ex patron. Sullo scorso numero di Torresette, l’attuale presidente, Vincenzo Angellotti, etichettava queste indiscrezioni come “voci lette sui giornali”. Invece le cose sembrano essere diverse. Abbiamo ascoltato, in esclusiva, Luigi Giannatiempo (nella foto) che ha chiarito l’intera situazione. “Recentemente mi sono incontrato con Salvatore Maddaluno, abbiamo raggiunto un’intesa di massima per programmare un futuro nel Savoia. Nel caso in cui dovessimo rilevare il Savoia, insieme a noi ci saranno alcuni imprenditori intenzionati ad investire nel calcio. Ognuno darà il suo contributo per evitare eccessive e dispendiose esposizioni di singoli. Solo così potremo ricominciare a fare le cose sul serio”. Giannatiempo ha le idee chiare. “E’ evidente che necessaria sarà la permanenza in D del Savoia. A quel punto saremmo disposti a chiudere la trattativa per rilevare la società. Saranno azzerate tutte le cariche, cambieremo ogni cosa”. Quando facciamo notare all’imprenditore salernitano che Angellotti ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna offerta concreta, Giannatiempo ribatte. “Offerta? Io sto aspettando Angellotti da Natale. E’ scaduto un titolo di credito a mio favore, non onorato. Mi sembra fuori luogo dire che lui si aspetta una mia offerta”. Due elementi fondamentali saranno la tifoseria e l’Amministrazione comunale. Nella precedente gestione Giannatiempo ci fu una spaccatura con la tifoseria. “E’ vero, ammette l’ex patron. Ho fatto degli errori dettati dalla mia inesperienza. Adesso ho capito tante cose, per questo sarà necessario incontrare la tifoseria per avere un confronto sincero e costruttivo. D’altronde l’obiettivo sarà comune, ovvero costruire una squadra vincente in grado di far dimenticare le sofferenze di questi anni”. E con l’Amministrazione? “Il sindaco ha dimostrato di tenere a cuore il Savoia, questo è già un elemento positivo dal quale ripartire per mettere da parte le incomprensioni passate”. Giannatiempo “rivendica” i mancati festeggiamenti del centenario. “Se non fosse stato per il logo dei cento anni, nato sotto la mia presidenza, non ci sarebbe stata alcuna memoria dello storico traguardo. Mi impegno, sin da ora, qualora tornerò nel Savoia, ad onorare il centenario con le manifestazioni che sono mancate quest’anno”. E l’attuale società? Ci sono da registrare le dimissioni del diggì Ciro Blando, senza alcun comunicato a seguito, per divergenze con il direttore sportivo Caldarelli nella questione pagamento stipendi dei giocatori, regolati il venerdì prima di Pasqua. Ma questa è una delle tante storie sussurrate di quest’anno, specchio di una criticità senza precedenti, storia sulla quale preferiamo stendere l’ennesimo velo. RODOLFO NASTRO