A cura della Redazione
Savoia alla resa dei conti. Dopo mesi di interrogativi, vera fiera di vanità, di sussurri e illazioni, il presidente Angellotti (nella foto) è passato “all’attacco” (come ci aveva anticipato sullo scorso numero di Torresette) e, tramite il suo legale, avv. Coppola di Castellammare di Stabia, ha presentato al tribunale di Torre Annunziata un atto di citazione nei confronti di Luigi Giannatiempo ed Alessandro Farinelli, rispettivamente già presidente ed amministratore delegato del Savoia nella scorsa stagione. L’atto d’accusa sarebbe pesante a quanto confermato dallo stesso Angellotti “Falso in bilancio e scritture sociali non conformi e incomplete”. Il tribunale oplontino, come atto dovuto, ha convocato per il prossimo 17 febbraio l´ex presidente Giannatiempo per ascoltarlo sul predetto atto di citazione. Una situazione davvero ingarbugliata anche perché in pendenza c’è un effetto cambiario, quello che Angellotti avrebbe dovuto saldare il 30 gennaio a Giannatiempo, a seguito della cessione della società, ma che non è stato onorato, entrando a far parte della richiesta del legale dello stesso Angellotti, ex art. 700 del codice procedura civile (dai procedimenti cautelari, Libro IV c.p.c. così detta a stralcio: Chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile, può chiedere con ricorso al giudice i provvedimenti d´urgenza, che appaiono, secondo le circostanze, più idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito…), al fine di ottenere un provvedimento d’urgenza per sospendere il pagamento dell’effetto stesso. Ma il giudice sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo vista la delicatezza dell’argomento) aver rigettato la richiesta del legale di Angellotti, non paventando la necessità del provvedimento d’urgenza. Infatti, non di secondario rilievo risulterebbe la circostanza secondo la quale gli effetti a Giannatiempo siano rilasciati da Giuseppina Serra con l’avallo di Angellotti, quali persone fisiche e non in funzione di amministratori del’F.C. Savoia che è l’oggetto del dirimere. Abbiamo raggiunto Giannatiempo che senza troppi giri di parole passa al contrattacco. “Ho già dato mandato ai miei legali per portare avanti azione nei confronti di Serra, Angellotti e Caiazzo, con reati specifici. L’unica verità è che stanno tentando di prendere tempo e non intendono onorare quanto pattuito in sede di cessione. Io ho chiesto solo quanto avevo speso e loro hanno accettato. Tra l’altro il sottoscritto non figura quale amministratore della società, pertanto non vedo per quali ragioni mi abbiamo convocato in tribunale. Ci andrò con la serenità di chi sa di essere dalla parte della ragione. Sarà poi la giustizia a fare il suo corso. Io sono in attesa di ricevere il pagamento dell’effetto scaduto a fine gennaio”. Dal canto suo Vincenzo Angellotti conferma l’invio dell’atto di citazione. “Intendiamo vederci chiaro sulla precedente gestione. Al momento del passaggio delle quote non ci sono state consegnate tutte le scritture contabili ed il bilancio non corrispondeva a verità, partiamo da questo dato oggettivo per avanzare le nostre pretese. Vogliamo chiarezza su tutta la vicenda, perché ci siamo sentiti lesi”. Niente campionato oggi per il Savoia che osserva il turno di riposo (secondo stop consecutivo dopo la sosta del calendario di domenica scorsa) previsto dal girone a 19 squadre. RODOLFO NASTRO