A cura della Redazione
Bisogna fare chiarezza al più presto. A Torre Annunziata tiene ancora banco la questione societaria, che se solo pochi giorni fa sembrava intravedere la fine (o quanto meno un punto e a capo!), ora torna nella indecifrabilità più totale. Ieri il presidente Angellotti ha ritirato dal tribunale torrese l´istanza fallimentare della FC Savoia 1908. Tale istanza, consegnata alla magistratura lo scorso 22 dicembre, comprendeva la dichiarazione di insolvenza da parte della società torrese ed era corredata di una incompleta documentazione riguardante i bilanci della recente storia della società stessa. E proprio l´incompletezza di tale documentazione sta alla base del ritiro dell´istanza effettuato ieri. “C´è bisogno di un aggiornamento della documentazione – afferma Angellotti – una revisione generale dei conti che ci consenta di consegnare alla magistratura una istanza regolare. È solo un inghippo temporaneo, ma al più presto riporteremo tutto in tribunale. Nel frattempo siamo ancora alla ricerca di nuovi fondi per il campionato. La squadra ha bisogno di calciatori che possano contribuire alla causa del Savoia”. Solo questione di tempo, quindi, ma la società di piazzale Gargiulo resta sui binari che portano al fallimento. Ed è chiaro che tutto ciò determina una situazione a dir poco difficile sul fronte del calcio giocato. Il Savoia è reduce dalla terza sconfitta consecutiva di Caltanissetta. Le ultime tre giornate parlano di un crollo verticale: zero gol fatti, otto subiti e posizione in classifica inesorabilmente calata al terzultimo posto. Il pessimismo evidenziato dai dati trova conferma nelle parole degli addetti ai lavori. Il direttore generale, solo ieri l´altro, ha aizzato bandiera bianca. “Con questa rosa di calciatori il raggiungimento dell´obiettivo salvezza è impossibile”, ha dichiarato il dirigente oplontino. In effetti, nonostante il gran cuore mostrato dai ragazzi agli ordini del tecnico Agovino, così com´è il Savoia sembra destinato a trovare enormi difficoltà nel cammino verso la permanenza in serie D. Le prospettive restano due. In primo luogo c´è la possibilità dettata dalla ormai famosa “locazione d´azienda” che consentirebbe a nuovi eventuali imprenditori interessati di dare una mano alla società biancoscudata una volta dichiarato il fallimento. In questo caso il campionato proseguirebbe regolarmente e, magari con l´arrivo di qualche nuova pedina, il Savoia potrebbe tornare in piena corsa per la salvezza. In secondo luogo resta il rischio dell´abbandono del campionato. Come ha ribadito lo stesso direttore generale Raimondo, i bianchi devono affrontare le spese del campionato, comprese quelle delle trasferte in Sicilia (ne restano ancora sette). In mancanza di fondi il proseguimento della stagione regolare sarebbe compromesso: il Savoia potrebbe scomparire per poi tentare la rinascita il prossimo anno, con l´acquisto di un nuovo titolo in serie D. Tutto questo sempre ammettendo che compaia qualcuno pronto ad investire nella centenaria piazza calcistica torrese. ROBERTO SCOGNAMIGLIO