A cura della Redazione
Savoia, salta l´intesa Giannatiempo-Puglia L’ennesimo colpo di scena si è avverato nel pomeriggio di ieri. L’ultima puntata dell’annosa telenovela societaria di casa Savoia fa registrare la smentita ufficiale dell’ingresso di Daniele Puglia nel sodalizio oplontino. L’imprenditore italo-israeliano ha personalmente interrotto la trattativa che lo vedeva partecipare al progetto Savoia affiancandosi al patron Luigi Giannatiempo. Quest’ultimo solo due giorni prima aveva assicurato: “C’è l’accordo: Daniele Puglia entrerà ufficialmente in società. Nei prossimi giorni definiremo i dettagli della trattativa e in settimana sarà indetta una conferenza stampa in cui sarà possibile conoscere le modalità di partecipazione di Puglia al progetto Savoia”. Si trattava dell’annuncio che la tifoseria torrese attendeva da molto tempo: finalmente la società poteva scacciare le incertezze sul futuro potendo contare su nuove forze imprenditoriali. Effettivamente una prima intesa tra Giannatiempo e Puglia c’era stata. Almeno due volte i due si sono incontrati accordandosi su diversi punti. Poi ieri l’intesa è improvvisamente saltata per motivi, a detta di Puglia, non economici. Queste le spiegazioni di Puglia: “La stampa mi ha frettolosamente indicato come futuro presidente del Savoia. Ed effettivamente da parte mia l’intenzione c’è stata. Avevo in mente un progetto lungimirante, della durata di cinque anni. C’è stato accordo anche dal punto di vista economico. Ciò che ha fatto saltare la trattativa non rientra in questioni economiche. Il disaccordo è nelle strategie di gestione: è qui che io e l’attuale presidente Giannatiempo non abbiamo potuto trovare l’intesa definitiva. Auguro alla piazza torrese, che merita certamente scenari più consoni al proprio blasone, un futuro roseo. A chi è preoccupato per le sorti del Savoia dico di non preoccuparsi: il calcio a Torre non smetterà di esistere”. Sono dichiarazioni che restano vaghe sulle reali motivazioni che hanno bloccato la trattativa, ma c’è abbastanza da poter dedurre che Daniele Puglia aveva tutta l’intenzione di approdare a Torre Annunziata. Le condizioni poste dall’attuale proprietà hanno fatto saltare l’affare. Resta il fatto che quello di Puglia va annoverato come l’ennesimo nome insistentemente accostato al Savoia, ma mai concretamente. Dopo Gianfranco Visone, la famiglia Coppola e la fantomatica cordata di “imprenditori amici di Giannatiempo”, Daniele Puglia sembra inserirsi nella lista dei falsi “salvatori della patria”. Purtroppo, quindi, le ansie degli appassionati tifosi biancoscudati sono destinate a prolungarsi. Le scadenze relative al concreto inizio della stagione 2008-09 sono ormai imminenti. Il 2 luglio partirà il tesseramento ufficiale dei calciatori per le squadre di serie D. Entro il 14 luglio le società dovranno versare i 49.000 euro necessari per l’iscrizione al campionato. Tutto questo mentre il Savoia naviga ancora nell’incertezza. Ad oltre due mesi dalla messa in vendita della società da parte del patron Giannatiempo, nessun imprenditore, tra quelli locali e non, si è ancora mostrato seriamente interessato ad investire nel calcio torrese. Gli altri proprietari, i Farinelli e il Polo Nautico titolari del 40 % delle quote, perseverano nella loro totale assenza. A questo punto sembra sempre più lecito preoccuparsi del futuro del calcio torrese. Giannatiempo, che resta il personaggio centrale della vicenda, ha garantito sin dall’inizio l’iscrizione al campionato. Ma ha anche più volte asserito di non avere nessuna voglia di proseguire la sua avventura nel Savoia. Se dovesse quindi restare da solo, le prospettive per la prossima stagione sarebbero tuttaltro che entusiasmanti. ROBERTO SCOGNAMIGLIO