A cura della Redazione
«Vado via. Il Savoia è in vendita!». Luigi Giannatiempo è categorico nell’annunciare alla stampa l’intenzione di cedere il pacchetto di maggioranza del sodalizio oplontino. «Mi hanno lasciato solo – aggiunge – e così non è possibile fare calcio in una piazza esigente come quella torrese». L’atto di accusa del presidente è rivolto ai soci di minoranza, “latitanti” da oltre cinque mesi. «Non sappiamo nemmeno dove indirizzare le raccomandate per la convocazione dell’assemblea dei soci – sottolinea il presidente – e questa problematica non agevola certo eventuali trattative». Il patron ha comunque assicurato l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di serie D, in attesa di ricevere proposte concrete per la cessione del suo 60%. «Sia chiaro, però, che la società è in vendita, non in svendita! Intendo favorire – prosegue l’imprenditore – chiunque si presenti con serietà a garantire la continuità del progetto sportivo. Non prenderemo assolutamente in considerazione proposte speculative». Poi ripercorre le tappe di questa sua breve ma intensa esperienza. «Sono arrivato a Torre il primo novembre scorso, in piena bagarre playout. Grazie al prezioso lavoro del direttore sportivo Felicio Ferraro – afferma Giannatiempo – siamo riusciti a restituire dignità al nostro campionato arrivando alla soglia dei playoff. Io non ho mai illuso nessuno con promesse roboanti. E tengo a sottolineare che se lascio il Savoia, uscirò definitivamente dal mondo del calcio». Vengono, quindi, smentite direttamente dall’interessato le voci che lo volevano vicino all’accordo con diverse società sportive (Akragas, Spal e Verona). Prima di arrivare in sala stampa al Giraud, però, Giannatiempo ha ricevuto una telefonata da un procuratore sportivo che parlava a nome di un imprenditore del nolano. «Ha chiesto informazioni sul costo dell’operazione per rilevare la società ed ha offerto 300mila euro. Devo ancora verificare insieme ai miei consulenti – conclude il presidente del Savoia - la veridicità della proposta e lo spessore della provenienza. Ripeto fino alla noia che il requisito essenziale dei nuovi soci del Savoia deve essere la serietà. Di millantatori non abbiamo bisogno». Luigi Giannatiempo inaugura con il suo “vado via” l’ennesima estate torrida dei tifosi torresi che nemmeno l’anno del centenario è riuscito a scongiurare. nella foto, Felicio Ferraro e Luigi Giannatiempo in un momento della conferenza stampa