A cura della Redazione
La partita della vita “Come complicarsi la vita”. Potrebbe essere questo il titolo della stagione dell’Oplonti volley. Nell’ultima partita esterna, contro il Cimitile, i torresi sono riusciti a portare a casa solo un punto, che non garantisce la permanenza nella categoria. L’ennesima occasione buttata alle ortiche. In vantaggio per 2-1, ad un passo dalla salvezza matematica, l’Oplonti si liquefa, e i risultati che arrivano dagli altri campi non lasciano presagire nulla di buono. Prestazione indecorosa di tutta la squadra. A partire da Nikolajev, che in difesa non prende una palla che sia una, e Bafumo, che gioca una partita pessima con tanti errori in battuta. Senza contare che coach Carotenuto non adopera nessun cambio in corsa per capovolgere le sorti del match. Fatto sta che nel quarto e nel quinto set gli oplontini smettono di lottare, fornendo uno spettacolo poco piacevole. La sensazione è quella di una squadra molle, dove sono gli individualismi a prevalere, invece di pensare prima al risultato dell’intero team. Delusi i tanti tifosi che avevano seguito la squadra sino a Cimitile. Ora la classifica vede il vantaggio sulla terz’ultima ridotto a soli due punti, con l’ulteriore complicazione che un arrivo alla pari con il Casandrino salverebbe quest’ultimo e non l’Oplonti. E’ necessario tirar fuori la cosiddetta partita della vita, contro una squadra in piena corsa per i play-off promozione. Tutta la tifoseria è chiamata a raccolta per questa ennesima dimostrazione di attaccamento ai colori sociali. Appuntamento a sabato 3 maggio, ore 19.00, al III Circolo. GIOVANNI GURGONE