A cura della Redazione
Olimpiadi, svanisce il sogno di Alfonso Pinto La boxe torrese tra amarezze e sorrisi per le prove dei propri atleti che militano in Nazionale. Alfonso Pinto, uno degli atleti più accreditati per salire sul podio alle Olimpiadi di Pechino, dopo che ai Giochi di Atene fu eliminato nei quarti in virtù di un verdetto bugiardo, non riesce a centrare la qualificazione olimpica nell’ultimo torneo valido per staccare il pass olimpico. Il minimosca della Pugilistica Oplonti, ha appena trascorso un anno costellato da vari infortuni che lo hanno portato a subire una operazione alla spalla. Pertanto, è stato costretto a disertare i Mondiali di Chicago e a non presentarsi al meglio al Torneo di Qualificazione Olimpica di Roseto degli Abruzzi, non riescendo a centrare l’impresa di qualificarsi per la sua seconda Olimpiade consecutiva. E’ stato sconfitto al primo turno per 19 a 15 dall’inglese Darran Laungley al torneo di Atene. Grande amarezza nelle parole del boxeur torrese: «Penso che un atleta, anche se bravo, per raggiungere sogni, obiettivi e medaglie ha bisogno di tre elementi fondamentali che sono la bravura, una buona preparazione atletica ed un pizzico di fortuna. Ebbene, a me è mancato proprio il terzo elemento. La mia delusione, comunque, è rivolta anche al mio entourage della Nazionale, che non mi ha forse tutelato come doveva essere fatto per un uomo di punta come me». Parole, quelle di Pinto, che meritano un momento di riflessione, in quanto negli ultimi anni, oltre ad arrivare ai quarti di finale ai precedenti Giochi Olimpici, e a vincere la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo e quella d’argento ai Campionati Europei, Pinto ha anche trionfato in oltre venti tornei internazionali disputati con la squadra azzurra. Senz’altro, l’atleta oplontino avrebbe meritato sicuramente di essere un protagonista ai Giochi di Pechino. Peccato! L’ultima settimana ha riservato, però, anche una soddisfazione per la boxe torrese, con l’affermazione internazionale del nuovo “golden boy” del pugilato azzurro, Francesco Nespro, della Boxe Vesuviana, fratello del campione italiano dei Medi, Gaetano. L’atleta ha disputato il suo primo torneo con la squadra azzurra a livello juniores, dopo che già nei cadetti aveva vinto lo scorso anno il campionato della Comunità Europea e la medaglia di bronzo ai campionati d’Europa di categoria, oltre che la medaglia d’argento al torneo di Rijeka. Nespro ha battuto, nell’ordine, il croato Madenovic per 30 a 15 e, in semifinale, il tedesco Wojcicki per 26 a 9, arrendendosi solo in finale e di strettissima misura, per 21 a 18, al russo Mikirtumov che vantava già un palmares di 73 incontri disputati contro gli appena 24 di Francesco. E’ stata proprio la prova contro il forte russo ad entusiasmare i tecnici azzurri, che hanno affermato sul sito della Federazione Pugilistica che l’ItalBoxe dilettantistica, grazie ad elementi come Nespro, può guardare al futuro con serenità ed ottimismo. RENATO BIAGIO ZURLO