A cura della Redazione
La quiete dopo la tempesta. Le polemiche che hanno tenuto banco la scorsa settimana in piazzale Gargiulo per fortuna non hanno inciso negativamente sul cammino dei bianchi in campionato. L’accordo raggiunto tra il presidente Giannatiempo e la squadra sembra aver scongiurato, almeno per il momento, una crisi molto complessa. I calciatori hanno accettato le condizioni del patron che ha deciso di farsi carico del pagamento degli stipendi per il 60%, dopo che, ancora una volta, i soci di minoranza non hanno mantenuto fede gli impegni economici assunti. Sono così rientrate le dimissioni dello stesso imprenditore salernitano, quelle del direttore sportivo Felicio Ferraro e dell’allenatore Sergio La Cava. Una tregua proclamata anche in seguito all’incontro-scontro tra i tifosi del Savoia ed i giocatori che hanno deciso di “accontentarsi” della proposta di Giannatiempo e di onorare la maglia bianca fino alla fine del campionato anche con la decurtazione degli emolumenti. Le nubi addensate all’orizzonte del futuro dell’F.C. Savoia, però, non sono state dissolte. I soci minori, anche dopo il movimentato week end, hanno continuato a perseverare nel loro atteggiamento distaccato e il “messaggio” di Giannatiempo nemmeno questa volta è giunto a destinazione. A questo punto, urge assolutamente chiarezza. E la si può ottenere senza ricorrere ad ulteriori ed improduttive “sceneggiate”, utilizzando gli strumenti che il codice civile offre alle società di capitale. Si era parlato, qualche tempo fa, proprio di aumento di capitale. Perché questa ipotesi è stata accantonata? Al Giraud, dopodomani, arriva la capolista Barletta (nella foto , una fase della gara d´andata), la vera corazzata del girone H. Ben 58 punti in graduatoria, 18 vittorie, quattro solo le gare perse così come quattro sono i pareggi e 47 gol all’attivo. Il Savoia, però, vive il periodo più positivo della stagione e potrà contare sull’appoggio del pubblico amico che si attende numerosissimo. Mentre mancano davvero una manciata di punti per la salvezza matematica, allo stesso tempo i bianchi si trovano paradossalmente ai margini della zona playoff, a sole due lunghezze dall’ultima della griglia: il Gragnano. Sperare, a questo punto, diventa più che lecito. E il miracoloso recupero del team oplontino non può che essere attribuito a mister La Cava. Nelle otto partite della sua gestione il Savoia ha totalizzato ben 15 punti, subendo una sola sconfitta, quella con l’Aversa Normanna. “E’ da un po’ di tempo, ormai, che la squadra sta dimostrando di giocare un buon calcio ed anche a Sapri, almeno nel secondo tempo, si è visto. Per dare un senso al nostro campionato - afferma Sergio La Cava - bisogna lanciare un segnale importante a tutti: battere il Barletta”. Il tecnico è convinto che un successo sulla capolista restituirebbe credibilità alla formazione. “Bisogna vincere per far capire che c’è anche il Savoia e non solo per i playoff. Il Barletta? E’ forte nei singoli - sostiene l’allenatore - meno nel collettivo. Se affrontiamo il match emulando la carica agonistica del Napoli contro l’Inter, non avremo problemi a sconfiggere i pugliesi”. La formazione leader del girone si presenterà al Giraud accompagnata da un folto stuolo di tifosi. Si prevede il tutto esaurito nel settore ospiti. Per l’occasione La Cava recupera il bomber Incoronato che ha scontato il turno di squalifica. Qualche problema in settimana per De Rosa per una botta rimediata a Sapri, ma il fantasista dovrebbe comunque esserci. Più complicato il recupero di Venditto infortunatosi domenica scorsa al campo “Italia”. IVANA SAMMARCO