A cura della Redazione
La Cava è servito. Voleva i tre punti il neoallentore biancoscudato ed è stato accontentato. Al Giraud non si è visto un grande Savoia, ma quello che importava, ovvero i tre punti, è arrivato e Torre Annunziata può sorridere (calcisticamente parlando). La gara non è di quelle spettacolari. Poche emozioni, partita scialba, in linea con il grigiore climatico. Prima dell’inizio del match viene effettuato un minuto di raccoglimento per onorare il defunto Giuseppe Veropalumbo, vittima innocente del nefasto proiettile del capodanno torrese. In suo onore cori ed applausi commossi da parte di tutto lo stadio accompagnano gli interi novanta minuti. Al pronti via c’è subito il vantaggio degli oplontini. Terzo minuto: punizione di Chiaiese, respinta di Castelgrande, conclusione dal limite di Chisena e deviazione decisiva di tacco da parte del difensore Riccio alla sua prima marcatura stagionale. La rete a freddo tramortisce gli ospiti. Il Savoia dal canto suo non è una schiacciasassi. Tiene palla, ma non punge. Anzi, commette anche qualche errore di troppo regalando al Venosa la possibilità del pareggio. Al 27’ Persichino scappa ad Abate sulla sinistra e mette in mezzo un ottimo pallone per Baratto. La girata dell’ex di turno è sporca e termina fuori di un soffio. E’ il campanello d’allarme che richiama all’attenzione i bianchi. A salire in cattedra è Chiaiese, autore di una grande prova. Da lui parte buona parte delle azioni offensive. Suo il tiro che impegna alla parata a terra Castelgrande al 33’. Il primo tempo chiude con il contropiede che porta al tiro il venosino Conte: tiro potente, ma centrale. Pica è attento. Il secondo tempo si presenta come il giusto proseguimento del primo. Il Savoia fa la partita, ma la scarsa vena di Incoronato e la poca mobilità di De Rosa, per altro poco serviti, fanno ristagnare il dominio a centrocampo. Allora il Venosa comincia a crederci e parte alla carica. Al 32’, sugli sviluppi di un angolo battuto da Malagnino, si accende una mischia su cui Giunta per poco non beffa Pica. Un minuto dopo Incoronato batte dal limite alto. E’ segno del risveglio oplontino. Il Savoia infatti, al 35’, sfiora il raddoppio al 35’ quando De Rosa si scrolla di dosso un torpore durato ottanta minuti seminando il panico in area avversaria e mettendo in seria difficoltà Castelgrande, sulla cui ribattuta nessun giocatore in maglia bianca è pronto a ribadire. E’ il preludio al raddoppio. Un minuto dopo Chiaiese raccoglie a volo la perfetta torre di Incoronato e batte Castelgrande con una spettacolare mezza rovesciata. Anche per lui è il primo sigillo stagionale. Il colpo del KO fissa il risultato sul 2-0. Il bel gioco si è visto solo a tratti, ma il Savoia sorride per i tre punti conquistati contro un Venosa volenteroso, ma tecnicamente povero. I playout ora sono più lontani. Domenica si va a Ischia. ROBERTO SCOGNAMIGLIO Il tabellino FC Savoia – Horatiana Venosa: 2-0 (1-0) Marcatori: al 3’ pt Riccio, al 36’ st Chiaiese Savoia (4-4-2): Pica, Abate, Pariggiano, Chisena, Riccio, Scognamiglio, Esposito, Santoro (dal 24’ st Prisco), Incoronato, De Rosa, Chiaiese. A disposizione: Masullo, Salvatore, Talamo, Barone, Antuoni, Stanzione. All.: La Cava Venosa (5-4-1): Castelgrande, Tranchino, Grasso (dal 9’ st Nano), Carlino, Musco, Papagni, Persichino (dal 9’ st Giunta), Conte, Liveri, Baratto, Malagnino. A disposizione: Annunziata, Forte, Manfredi, Piscopo, Di Tommaso. All.: Di Pasquale Arbitro: De Salvo di Messina Ammoniti: Santoro (SAV), Musco, Persichino, Conte, Nano (VEN) Note: pomeriggio di pioggia, campo in condizioni accettabili. Spettatori: 800 circa di cui una trentina provenienti da Venosa. Angoli: 11-3 per il Savoia. Recuperi: 0’ pt; 4’ st. La gara è stata preceduta da un minuto di silenzio in memoria di Giuseppe Veropalumbo, ucciso da un proiettile vagante la notte del 31 dicembre scorso.