A cura della Redazione
Savoia, esame di maturità a Grottaglie Continua a scalare la classifica il Savoia dei “miracoli”. Il settimo risultato utile consecutivo permette ai bianchi di portarsi a ridosso delle corazzate del girone, con il pubblico torrese già al settimo cielo. I bianchi, dunque, sulle ali dell’entusiasmo si preparano al match con un’altra pugliese terribile, il Grottaglie, probabilmente la più difficile trasferta fino ad oggi. Quinta in classifica, ha collezionato finora sei vittorie, sei pareggi e due sole sconfitte, fra l’altro contro le prime due della classe Bitonto e Barletta. Inoltre questo big-match arriva in un periodo davvero ricco per i bianchi da un punto di vista atletico, considerata la gara di coppa con il Morolo che mercoledì ha costretto Agovino all’ennesimo turn over della stagione. Il periodo particolarmente felice di Scognamiglio e compagni fa si che anche gli acciacchi per sovraccarico di lavoro vengano messi in secondo piano. Il Savoia continua a meravigliare ed a meravigliarsi, visto che tecnico e giocatori in primis a non credono a questa radicale inversione di marcia. Non sono solo i tanti risultati positivi a sbalordire, quanto soprattutto lo spettacolo a cui si assiste sul rettangolo di gioco. E’ come se da una domenica all’altra una squadra sia subentrata ad un’altra. Quel gruppo senza testa nè coda, nervoso, svogliato e carente da tutti i punti di vista, si è trasformato in una squadra vera, grintosa, motivata e inarrestabile. I numeri la dicono tutta: solo in campionato nelle ultime cinque giornate ben 12 reti messe a segno dai bianchi, con un solo gol al passivo. “Sono sbalordito io prima di tutti - esordisce così Massimo Agovino - mi aspettavo una ripresa del gruppo ma non fino a questo punto. I ragazzi non si fermano davanti a nessuna difficoltà, lottano per tutti i novanta minuti ed hanno una grinta da vendere”. Il merito? Questo volta il tecnico lo attribuisce anche un po’ a se stesso: “So di aver lavorato male nella mia prima gestione – aggiunge - ma sono anche consapevole che adesso sono cambiato, sono molto più lucido, analizzo in maniera diversa la gara, la mia squadra, ma anche gli avversari”. Riguardo a tutte le persone che lo hanno contestato fino a domenica scorsa dice: “Spero sia acqua passata. Molti mi hanno criticato e per chi, come me, crede di aver fatto bene il proprio lavoro è davvero mortificante. E’ vero, c’erano altri problemi prima - sostiene l’allenatore - ma ho sempre lavorato sodo. Ora so di poter dimostrare a tutti che posso fare ancora meglio, sempre però volando basso. Prima mi esaltavo per una vittoria e mi deprimevo per una sconfitta. Adesso sono molto più sereno qualunque sia la situazione mi trovo”. Poi, parla dell’avversario che incontrerà dopodomani, il temutissimo Grottaglie: “E’ probabilmente la trasferta più difficile, conosco buona parte della squadra, ci sono ancora molti dei giocatori che ho affrontato quando allenavo il Terzigno. Ho anche rivisto la loro gara di domenica scorsa con la Viribus, la compagine pugliese dispone di atleti davvero forti. Mi auguro che i miei ragazzi possano esprimere anche in questa occasione quelle qualità che stanno dimostrando di possedere, ora più che mai abbiamo bisogno di continuità nei risultati”. Parla poi Marco Incoronato l’attaccante che sta vivendo probabilmente il periodo più felice a livello professionale. Dopo 14 giornate è già arrivato a 8 sigilli e domenica con il Brindisi si è trattata della terza doppietta consecutiva, due reti davvero d’autore. L’ex dell’Aversa sprizza felicità da tutti i pori e spiega così la rinascita della squadra: “E’ cambiato principalmente il modo di affrontare le partite, sono venuti fuori cattiveria, carattere e stiamo mostrando anche un bel gioco. Tutto ciò è merito soprattutto del mister che, da quando è tornato, ci ha trasmesso tanta positività. Personalmente speravo andasse così quest’anno. Arrivare in questa piazza così importante e divenire uno degli idoli, è davvero un sogno che si realizza”. IVANA SAMMARCO