A cura della Redazione
Crisi irreversibile per il Savoia. Non è bastato esonerare Massimo Agovino per ottenere quel cambio di marcia che tutti si auspicavano. Se ci si sofferma sulla classifica attuale la preoccupazione è più che giustificata: i bianchi sono penultimi in classifica, con 13 reti al passivo e con il solo Matera alle spalle. Su sette partite giocate soltanto una vittoria e, quello che più impensierisce, è che la reazione dei torresi finora sembra davvero un’utopia. Nel Savoia di questi primi due mesi ci sono molte più ombre che luci. Poca concentrazione, nessuna personalità né voglia di riscatto. Un periodo davvero nero e le previsioni future non sono affatto rassicuranti. Il pubblico torrese è praticamente in rivolta, si dimostra incapace di comprendere e accettare l’ennesima delusione. La contestazione più accesa è stata indirizzata nei confronti della società di Piazzale Gargiulo, definita indegna del nome Savoia. Il primo segnale è stato lanciato da Mario Fogliamanzillo, responsabile di mercato, che si è dimesso dal suo incarico. La situazione sta precipitando e l’ingresso in scena del tecnico Aita (nella foto) non è servito a rassicurare i tifosi torresi. Il suo battesimo è stato davvero dei peggiori con la brutta sconfitta (e figura!) dei bianchi con il quotato Bitonto, nel silenzio irreale del Giraud. All’allenatore calabrese, dopotutto, non si può imputare alcuna colpa. E’ subentrato ad Agovino rilevando una squadra a pezzi da un punto di vista psicologico ed in soli due giorni non poteva certo fare miracoli. Recuperare una situazione tanto disastrosa e soprattutto riportare un po’ di serenità e fiducia in un gruppo così demotivato, sarà un’impresa davvero ardua. “Il mio è stato un inizio davvero negativo - dice Aita - troppe le situazioni sfavorevoli e la superiorità tecnica dei nostri avversari non ci sta dando una mano. Purtroppo non ho la bacchetta magica e non posso pretendere molto dopo appena dieci giorni. Occorre lavorare davvero tanto se vogliamo uscire da questa situazione così preoccupante”. Per il tecnico calabrese sarà inevitabile apportare dei correttivi in organico, anche se bisognerà attendere inevitabilmente la riapertura del mercato prevista per fine ottobre: “Penso che sia chiara a tutti la nostra situazione - continua Aita - soprattutto a centrocampo abbiamo bisogno di rinforzi perché è lì che bisogna migliorare. Ciò non toglie che un po’ tutto è da rivedere”. Tra due giorni ci sarà il derby con il Giugliano, un’altra nobile decaduta chiamata al pronto ritorno nel calcio professionistico. I gialloblu, senza lo squalificato Di Gioacchino, cercheranno un riscatto casalingo dopo la sconfitta di domenica a Somma Vesuviana. Il Savoia, invece, dovrà fare a meno dell’attaccante Venditto, espulso inopinatamente domenica scorsa dalla panchina e squalificato per un turno. Anche dal reparto infermeria le notizie che arrivano non sono delle più confortanti. Oltre a Sessa e Diego Esposito, infatti, mancheranno Costantino e Pica. Il giovane centrocampista in settimana si è sottoposto ad un intervento chirurgico a causa delle fratture rimediate allo zigomo ed al setto nasale nella gara con il Bitonto. Il portiere paga le conseguenze del durissimo scontro di gioco con il calciatore pugliese Iannini e non potrà riprendere ad allenarsi prima di due settimane. Toccherà ancora ad Ingenito, quindi, difendere i pali della porta torrese. E a proposito del portiere, buttato nella mischia domenica scorsa, Aita afferma: “Voglio spezzare una lancia in favore di Ingenito - dice il tecnico -. Non giocava da circa un anno e mezzo ed ha sostituito a freddo Pica in una situazione già molto esagitata. Ha avuto la grande capacità di rimettersi in sesto, un’altra persona in quelle condizioni psicologiche probabilmente sarebbe crollato”. Infine, conclude sottolineando l’importanza del derby di Giugliano: “Una vittoria sarebbe più che salutare, una vera boccata d’ossigeno. Attualmente il clima che si respira è davvero pesante ed un po’ di tranquillità nella squadra e tra il pubblico farebbe lavorare tutti in maniera migliore”. COPPA ITALIA Se c’è una competizione dove i bianchi non deludono è la Coppa Italia. Anche la terza fase della manifestazione tricolore si è aperta con un viatico positivo. Il 2-2 di mercoledì scorso a Pomigliano è un risultato estremamente importante per il passaggio del turno, ma rappresenta anche un’ incoraggiante iniezione di fiducia per come è maturato sul campo il risultato. Sotto di due reti nel primo tempo (per i granata a segno Pastore al 10’ e Castaldi al 40’), il Savoia è riuscito a recuperare le energie fisiche e mentali per riequilibrare l’incontro nella seconda frazione con una doppietta di Scognamiglio (12’ e 36’ ). Ma la gara potrebbe non essere finita mercoledì. Il Savoia, infatti, ha presentato formale reclamo per ottenere la vittoria a tavolino in quanto il Pomigliano, nel corso del secondo tempo, per tre minuti non ha schierato un under classe ‘88 come prevede il rigoroso regolamento. In ogni caso, l’esito della gara del “Gobbato” consente alla formazione allenata da Aita di giocare il 14 novembre il secondo incontro del triangolare (in casa contro la Sibilla Bacoli) con il vantaggio di conoscere il risultato del match in programma mercoledì 24 ottobre tra Pomigliano e Sibilla Bacoli. IVANA SAMMARCO