A cura della Redazione

Il PD torrese oggetto di un’indagine della magistratura? E’ quanto afferma un quotidiano nell’edizione di stamattina, giovedì 3 novembre. «Tredici iscritti – scrive il giornale - nell’ultimo tesseramento del Partito Democratico, su 813 adesioni (l’1,6 per cento dei tesserati, ndr), sono finiti sotto i riflettori della magistratura in quanto troppo vicini ad esponenti della criminalità organizzata. Per ora la polizia ha acquisito dalla segreteria provinciale le liste». Il tutto, sempre secondo il quotidiano, sarebbe scaturito da una denuncia anonima.

Ma la notizia non troverebbe riscontro nelle stanze del Pd napoletano. «Alla federazione metropolitana del PD di Napoli ­ - dichiara Venanzio Carpentieri - non risulta alcuna richiesta di acquisizione che riguardi gli atti del tesseramento di Torre Annunziata -. Ciononostante - prosegue il segretario del Partito Democratico di Napoli -  se dalla chiusura del tesseramento 2015, avvenuta a gennaio di quest'anno, sono emersi elementi tali da richiedere l'attenzione delle forze dell'ordine e della magistratura, da parte nostra c'è la massima disponibilità a collaborare fattivamente per fare piena luce su queste eventualità e per scongiurare ogni rischio di inquinamento della campagna adesioni da parte della criminalità organizzata, soprattutto in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno».

Gli fa eco il segretario cittadino Ciro Passeggia. «All’atto dell’iscrizione – dichiara - chiediamo solo il documento di riconoscimento del tesserato, non essendo previsto il casellario giudiziario e nemmeno i carichi pendenti. A noi non risulta alcun iscritto legato alla criminalità e nemmeno parentele scomode. In ogni caso è fin troppo evidente – qualora vi fosse conferma di quanto ripreso dalla stampa – la strumentalità del clamore. L'eventuale coinvolgimento di iscritti al Pd in vicende criminali o comunque illecite comporterebbe un'immediata loro espulsione. Il Pd si riserva, altresì - conclude il segretario - di sporgere querela per diffamazione nei confronti di quanti veicolano notizie false lesive della onorabilità di questa formazione politica.

Per ora, quindi, la notizia non trova riscontri oggettivi. E non sono pochi coloro che pensano che l’eventuale denuncia anonima sia solo l’inizio di una campagna denigratoria nei confronti del Pd in vista delle elezioni comunali del prossimo anno.

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