A cura della Redazione

«Subiamo attacchi quotidiani sui social da parte di certi personaggi che ci rinfacciano di essere poco trasparenti. Ebbene noi trasparenti lo siamo fino in fondo. Sul sito del comune di Torre Annunziata ci sono i nostri redditi, il nostro patrimonio mobiliare e immobiliare, la nostra posizione nei confronti degli obblighi fiscali. Sfido questi falsi moralisti a fare altrettanto. Ci facciano sapere di che vivono, se pagano regolarmente le tasse, qual è la consistenza del loro patrimonio. E vedrete che ne scopriremmo delle belle!».

E’ sicuramente questo il passaggio più polemico della seduta consiliare svoltasi ieri negli uffici comunali di via Schiti. A farlo è il sindaco Giosuè Starita durante il suo intervento in risposta ad un’interrogazione del consigliere comunale Davide Alfieri. Ma il fuoco covava sotto le ceneri e la risposta di Starita è stata l’occasione per evidenziare che molti di quelli che predicano bene, poi razzolano male.

Da qualche giorno, infatti, il primo cittadino era oggetto di attacchi sui social dopo l’ordinanza firmata sul divieto di balneazione nelle acque antistanti alcuni lidi.

«Attorno al divieto di balneazione in località Molo di Ponente e fino al civico 44 di via Marconi – aveva affermato Starita - si è sviluppato un dibattito capzioso e strumentale: l’amministrazione comunale è obbligata a conformarsi ad una legge dello Stato che prevede l’interdizione alla balneazione in presenza di dati Arpac negativi. Tale divieto riguardava un’area che interessava il lido Mappatella, il ‘Risorgimento’, la ‘Rinascente’, quindi non solo la spiaggia pubblica, come malevolmente si è interpretato».

Ma ritorniamo alla seduta del consiglio comunale. Approvati tutti gli atti all’ordine del giorno, taluni anche con il voto favorevole della minoranza. Ad animare un po’ la discussione le due interrogazioni del consigliere comunale Davide Alfieri. La prima “interrogava” l’assessora alle Politiche Sociali Anna Pinto sulla sospensione di importanti servizi erogati dal Comune. «Abbiamo pagato la mancanza del dirigente dopo le dimissioni dl dott. Porfidio Monda – rispondeva l’assessora -. Ma non solo. Abbiamo dovuto rivedere molte delle procedure amministrative adottate per l’indizione delle gare. Tuttavia, con la nomina del neo dirigente cercheremo di recuperare il tempo perduto».

La seconda interrogazione verteva sul ricorso avanzato contro la società Savarese, aggiudicataria del mega-appalto da 33 milioni di euro, comprendente il completamento della bretella e il dragaggio del porto. Il consigliere Alfieri chiedeva se la mancanza della documentazione relativa alla VIA (valutazione impatto ambientale) non avrebbe potuto inficiare l’assegnazione della stessa gara. L’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Raiola faceva notare l’Amministrazione aveva precisato che «non era necessario attivare procedure di visto assoggettabilità a “VIA”, ai sensi dell’art. 20 del decreto legislativo n. 152/2006». La seduta del consiglio proseguiva poi con l’approvazione dell’equilibrio e dell’assestamento di bilancio; con la surroga del consigliere Raffaele Di Donna nelle commissioni di cui faceva parte il consigliere Antonio Gagliardi, ora presidente del Consiglio; con l’approvazione della variazione al regolamento sull''armamento in dotazione alla Polizia Municipale e la presa d'atto dello Statuto tipo degli Enti d'Ambito.

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