A cura della Redazione

Approvato dal consiglio comunale il bilancio di previsione 2015. Il documento ha ricevuto i voti favorevoli della maggioranza, mentre hanno votato contro Centro Democratico e Torre Democratica. La discussione è stata caratterizzata più da schermaglie politiche che da discussioni di merito. Il consigliere dell’UdC Pasquale Iapicca, federato con Torre Democratica insieme a Orgoglio e Dignità, ha letto un documento nel quale ha accusato il Partito Democratico di “essersi reso protagonista, nell’ultimo mese, di un autentico scempio politico e amministrativo, perpetrato ai danni della confederazione da lui rappresentata, il tutto con lo scellerato benestare del sindaco Starira”.

La miccia che ha fatto accendere la polvere delle polemiche è stata la revoca dalla carica di assessore dell’avv. Francesco Savarese da parte del primo cittadino, reo, insieme al suo gruppo, di aver sostenuto nelle ultime elezioni regionale un candidato di Forza Italia.

«Il Pd – ha continuato Iapicca – ci accusa di aver sostenuto alle regionali candidati di centro-destra, dimenticando consapevolmente che nell’attuale maggioranza ci sono più esponenti, a cominciare dal presidente del consiglio, che hanno fatto dichiaratamente campagna elettorale per il candidato governatore di centro-destra Stefano Caldoro. Noi siamo stati leali e coerenti con il sindaco e non meritavamo un’azione piratesca ed al tempo stesso arrogante».  

Poi tutta una serie di accuse nei confronti del Pd e dello stesso sindaco: quella di aver fatto di tutto per dividere la confederazione; l’aver preferito il silenzio di fronte alle accuse mosse dal dirigente delle politiche sociali Monda circa una presunta pressione di un consigliere comunale per pilotare eventuali assunzioni in una cooperativa sociale; l’assenza di una preventiva discussione sul bilancio di previsione, documento di particolare importanza.

Il capogruppo del Pd Raffaele Ricciardi ha ribattuto punto per punto le accuse mosse da Iapicca ed ha spiegato che la linea adottata dal sindaco, ossia quella di revocare le deleghe all’assessore Savarese, era frutto di una decisione assunta all’unanimità da tutte le forze politiche dell’attuale maggioranza. «I confini della coalizione di centro-sinistra – ha aggiunto – non possono essere indefiniti. Noi non stringeremo mai accordi con partiti come Forza Italia, Lega o Fratelli dì’Italia».

Subito dopo, ha preso la parola il sindaco Starita che ha riferito al consiglio comunale le  motivazioni che lo hanno indotto a revocare le deleghe all’assessore Savarese.

Infine, solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione e l’ampia discussione politica sviluppatasi durante la seduta, c’è stata, da parte dell’assessore Carlo Iavarone, la relazione sul bilancio di previsione.

«Una procedura anomala – ha tenuto a precisare il consigliere del Pd Luigi Ammendola  – in quanto la relazione dell’assessore andava letta prima e non dopo l’approvazione del bilancio».