A cura della Redazione
Con le prossime elezioni europee del 25 maggio, diventa argomento quotidiano la nomina degli scrutatori. Come si sa, la legge n. 95/1989, che detta la disciplina per l’istituzione dell’albo e la scelta delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale, ha subito delle modifiche (legge 270/2005). Le nuove disposizioni, infatti, prevedono che la Commissione elettorale comunale (Cec), nell’individuazione degli scrutatori, dovrà procedere alla “nomina” e non più al sorteggio degli stessi. Ed è quello che accade nella maggior parte dei Comuni d’Italia, dove appunto gli scrutatori vengono scelti all’unanimità dai consiglieri comunali facenti parte della Commissione, che raccolgono le segnalazioni proposte dai gruppi consiliari. In poche parole, chi non ha i cosiddetti “Santi in Paradiso” difficilmente vedrà il suo nome tra coloro che presenzieranno ai vari seggi elettorali. Ma quest’anno, a Torre Annunziata, forse qualcosa cambierà. Già nelle passate consultazioni elettorali non tutti i consiglieri comunali erano d’accordo sulla nomina degli scrutatori. C’è stato perfino chi, come l’ex consigliere comunale Andrea Fiorillo, sorteggiava i “suoi” sei scrutatori tra coloro che partecipavano alla procedura. La Commissione elettorale (composta da tre membri), dal canto suo, deve deliberare all’unanimità dei componenti che ne fanno parte. Pertanto, basta che uno dei tre non sia d’accordo con il sorteggio per bloccare il tutto. Ma, come abbiamo detto prima, quest’anno potrebbe essere introdotta la novità del sorteggio per tutti i 208 scrutatori dei 52 seggi. La Prefettura, infatti, nella nota trasmessa a tutti i consiglieri comunali, rivolge alcune “raccomandazioni”, tra cui anche quella di procedere al sorteggio degli scrutatori anziché alla loro nomina. Non un obbligo, ma un semplice consiglio. C’è invece chi, come la segretaria generale, ha preso alla lettera il suggerimento del Prefetto ed ha inviato una lettera a tutti gli interessati per dare disposizioni in merito al sorteggio. «In qualità di segretario della Commissione elettorale e di segretario generale - si legge nella missiva della dottoressa Maria Assunta Carmosino - comunico agli interessati che qualora non sia stato predisposto già tutto per il sorteggio pubblico, di munirsi urgentemente di un software per il sorteggio informatico degli scrutatori». Questa nota ha sollevato malumore tra i consiglieri comunali, vista come un’invasione di campo da parte della segretaria Carmosino. «La nomina, il sorteggio o quant’altro - afferma un membro della Commissione - è una prerogativa del Consiglio comunale e non può essere in alcun modo di competenza della segretaria. Pertanto questi suoi toni “impositori” sono fuori luogo». Tuttavia la maggioranza dei consiglieri comunali è perfettamente d’accordo nell’optare per il sorteggio, anche se vorrebbe evitare che la scelta ricada su persone che posseggono già un lavoro. «La cosa migliore - afferma qualcuno a Palazzo Criscuolo - sarebbe quella di effettuare il sorteggio tra le persone disoccupate, dal momento che il compenso ottenuto, in questi tempi di crisi, è visto come una vera e propria remunerazione». ANTONIO DE ROSA