A cura della Redazione
Il centrosinistra è abilissimo a dividersi. Accade nello scenario politico nazionale, con Sinistra Ecologia e Libertà che si è schierata all´opposizione del Governo sostenuto da Pd-PdL. Ed accade a Torre Annunziata. L´ultima campagna elettorale delle Comunali del maggio 2012 a Torre Annunziata, ha visto il centrosinistra spaccato (Pd e Centro Comune da un lato, l´allora IdV e SEL dall´altro), favorendo sostanzialmente la vittoria di Starita, sostenuto da diverse liste anche del centrodestra. La prima volta che, nella storia repubblicana della città oplontina, una coalizione di matrice non socialista-ex comunista è salita al potere. I dissidi sfociano in una dialettica politica che, sebbene utile al dibattito, finisce col frantumare ancor di più l´alleanza di centrosinistra. Nei giorni scorsi, il circolo oplontino di SEL aveva apertamente criticato la coalizione, parlando di ambiguità. Ed indirizzando la linea politica del partito verso un´attenzione maggiore alle associaizoni ed ai movimenti. «Una lista civica che ha dato indicazione di voto alle recenti elezioni politiche coincidente con quella di Starita, la posizione a dir poco paradossale di “Diritti e Libertà”, i cui componenti hanno condiviso con SEL l’alleanza alternativa a Starita e a Vincenzo Sica (foto) e ora si trovano in compagnia di un partito che appoggia il sindaco stesso. In più, da ultimo, la recente adesione al Partito Socialista di uno dei principali collaboratori del sindaco. Non prenderemo più parte alle prossime riunioni di coalizione». Questo scriveva Massimo Manna, coordinatore cittadino dei vendoliani. Uno «strappo» che, di fatto, ha sancito la rottura del dialogo tra le componenti politiche che si oppongono all´Amministrazione Starita in Consiglio comunale. La replica di Centro Comune, la civica che fa capo ad Enzo Sica, non si è fatta attendere. «Ancora una volta Sinistra Ecologia e Libertà, con motivazioni pretestuose, rompe il tavolo del centrosinistra a Torre Annunziata, tentando nuovamente di indebolire l’opposizione al disastroso governo Starita - si legge in una nota a firma del coordinamento politico -. Ancora una volta, quindi, con motivazioni solo apparentemente “integraliste”, dimostra di essere collegata sottilmente all’attuale maggioranza che amministra la città». Centro Comune parla esplicitamente di «doppiogiochismo politico. «E´ appena il caso di ricordare - prosegue il comunicato - che poco più di due anni fa, mentre Partito Democratico, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista passavano all’opposizione, fuoriuscendo dalla maggioranza di governo cittadino, SEL, dopo appena ventiquattr’ore dalla sottoscrizione dell’accordo politico di coalizione col resto del centrosinistra, accettava la proposta dello stesso Starita di appoggiare il centrodestra in cambio di un assessorato. Ma in quel caso secondo SEL, che in un istante si rimangiava tutti gli impegni assunti col centrosinistra, andava garantito l’interesse della città (sic!) che si coniugava anche e guarda caso con le ambizioni del consigliere comunale Andrea Fiorillo, che propose a Starita una rosa di tre nomi tra i quali scegliere l’assessore e nella quale comparivano Massimo Manna, Luigi Colucci e addirittura l’ex consigliere regionale Tonino Scala. Successivamente, fuoriuscita nuovamente dalla maggioranza a seguito delle minacce di espulsione provenienti dai vertici napoletani del partito, SEL ha continuato nella sua opera, riteniamo etero guidata, tesa a dividere più che unire il fronte che si opponeva all’attuale maggioranza. Il tutto con la conseguenza di provocare la spaccatura del centrosinistra alle amministrative di un anno fa, contribuendo sostanzialmente alla vittoria del centrodestra, già al primo turno della tornata elettorale. Dopo la sconfitta elettorale del maggio scorso, Centro Comune, unitamente al Pd e ad altri partiti del centrosinistra, hanno dato vita al tavolo delle opposizioni che è nato con l’esigenza specifica di “ricominciare insieme”, di rimettere in campo le migliori energie e affermare politiche inclusive e plurali che possano costituire un muro contro i disastri della Giunta Starita, dando voce in Consiglio comunale anche a chi, come Sel, non ha avuto la possibilità di eleggere rappresentanti nell’assise cittadina. SEL, invece, dopo appena tre riunioni, dove il segretario Manna si è preoccupato più di capire il colore politico degli intervenuti, piuttosto che entrare nei temi specifici di lavoro, notifica la sua contrarietà a continuare gli incontri con gli altri partiti». Centro Comune affonda poi il colpo, parlando di «notoria e sottile contiguità con ambienti e personaggi vicini alla maggioranza di centrodestra» e di «esigenze personali, ambizioni e desideri di rivalsa di alcuni transfughi del Pd». «Quale, quindi, sarà il reale percorso politico che SEL a Torre Annunziata vorrà intraprendere, sarà il tempo a rivelarlo. Noi di Centro Comune, intanto, unitamente a tutte le forze politiche e sociali che lo vorranno, continueremo a lavorare con sempre maggiore forza e tenacia contro un’Amministrazione che ha messo in ginocchio Torre Annunziata, riportando l’orologio della storia indietro di vent’anni», conclude la nota dell´associazione.