A cura della Redazione
C’era tutto il gotha di Centro Democratico al Circolo dei Professionisti e Artisti di Torre Annunziata. Il partito fondato da Bruno Tabacci (ex Api) e Massimo Donadi (ex IdV) fa parte, con Pd e Sel, della coalizione di centrosinistra e si propone di governare il Paese nei prossimi cinque anni. Padrone di casa, il consigliere comunale, già assessore e vicesindaco di Torre Annunziata, Antonio Gagliardi, candidato alla Camera dei Deputati. L’incontro svoltosi lunedì 3 febbraio al Circolo dei Professionisti ha visto la presenza degli on. Bruno Tabacci e Nello Formisano, del sen. Giacinto Russo, del dott. Pino Bicchielli, dell’europarlamentare Enzo Iovane, del col. dei carabinieri Claudio Mugivera, candidato al secondo posto al Senato. Ad iniziare gli interventi è stato il consigliere comunale Gagliardi che ha posto l’accento su due aspetti del programma di Centro Democratico: lo sviluppo economico e la solidarietà sociale. «I risultati del governo Berlusconi – ha detto Gagliardi - sono sotto gli occhi di tutti, con un tasso di disoccupazione all’11,2 per cento e un taglio drastico dei fondi per le politiche sociali di ben 2,3 miliardi di euro. Centro Democratico ha elaborato un programma serio con proposte attuabili per la ripresa economica. Innanzitutto far ripartire gli investimenti pubblici nei settori delle infrastrutture, della formazione, della ricerca e dell’innovazione, escludendo, ai fini del rispetto del patto di stabilità, le spese destinate a tali finalità. E poi una grande riforma strutturale del sistema tributario, volta ad allargare la base imponibile e ridurre le aliquote, per rilanciare consumi ed investimenti. L’obiettivo deve essere quello di una forte e progressiva riduzione degli oneri sociali, della base imponibile Irap, con particolari agevolazioni sulle imprese che assumono giovani, e inoltre il riordino delle aliquote più basse dell’Irpef. Infine la realizzazione, ed un’eventuale loro estensione, delle Zone franche urbane, nelle quali rientrano tre città della Campania: Torre Annunziata, Napoli e Maddaloni». Hanno poi preso la parola tutti i candidati a Camera e Senato e solo alla fine è intervenuto il presidente di Centro Democratico Bruno Tabacci. Figlio di contadini, è arrivato alla laurea, come egli stesso ha sottolineato, solo grazie all’esistenza del presalario, assegno di studio un tempo erogato a studenti universitari meritevoli e in condizioni economiche disagiate. Presidente della Regione Lombardia negli anni ‘80, parlamentare, assessore della giunta Pisapia di Milano, Tabacci ha partecipato alle “primarie” del centrosinistra, vinte da Bersani. «Il Centro Democratico è la terza gamba del centrosinistra - ha detto - ed è la casa dei moderati, di coloro i quali, pur volendo far parte di questo schieramento, non si rivedono in Pd e Sel. Siamo nati da poco, ma contiamo già tantissimi amministratori comunali, provinciali e regionali, oltre a parlamentari provenienti da Api e IdV. Abbiamo elaborato un programma di proposte utili per l’Italia, mettendo in primo piano la questione del lavoro. Il consigliere Gagliardi ha già spiegato in sintesi qual è la nostra proposta per rilanciare l’economia. Io aggiungo che le risorse per l’attuazione del programma vanno ricercate nella riqualificazione della spesa pubblica, che si attesta intorno agli 800 miliardi all’anno, ed a minori spese per interesse derivanti da nuove strategie del debito pubblico. Abbiamo - ha proseguito Tabacci - oltre 120 miliardi di euro all’anno di evasione fiscale e circa 60 milioni di costi diretti, sempre su base annua, derivanti da fenomeni di corruzione. Noi di Centro Democratico intendiamo aggredire con la massima determinazione questi fenomeni per ricondurre il Paese su un sentiero di crescita. Se avremo la fiducia degli elettori - ha concluso Tabacci - ce la faremo sicuramente ad uscire dalla crisi, in parte sistemica in parte dovuta a inefficienza e incapacità del governo Berlusconi». TERESA TRAPANO