A cura della Redazione
Un esposto alla Prefettura di Napoli a firma dei consiglieri comunali di opposizione. Il documento, sottoscritto da Vincenzo Sica, Marcello Vitiello e Antonio Pallonetto (Centro Comune), Antonio Gagliardi e Luigi Cirillo (Diritti e Libertà), Raffaele Ricciardi e Luigi Ammendola (Partito Democratico), fa riferimento a presunte violazioni della legge in merito ad alcuni atti e procedimenti amministrativi adottati dalla giunta del sindaco Giosuè Starita. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Pd di Torre Annunziata, alla quale hanno partecipato Sica, Vitiello, Gagliardi e il neo segretario del Pd, Ciro Passeggia, sono stati messi sotto accusa i provvedimenti di nomina, tramite decreti sindacali, di alcuni esponenti della maggioranza di governo in ruoli chiave dell’Amministrazione. In particolare, la nomina di Osvaldo Ciaravola a delegato all’emergenza lavoro e rapporti con le organizzazioni sindacali; la nomina di Domenico De Vito a componente dell’ufficio staff del sindaco con funzioni specifiche di delegato all’organizzazione dello stadio comunale, l’impiantistica sportiva nonché le manifestazioni sportive in ambito locale; la nomina di Raffaele Di Donna, consigliere comunale, a responsabile delle politiche di Bilancio e Sviluppo; la nomina del consigliere Raffaele De Stefano a delegato all’Ambiente e Protezione Civile (delega già in capo all’assessore Giuseppe Auricchio). Secondo la minoranza, si tratta di incarichi di natura prettamente assessoriale, che pertanto non potrebbero essere ricoperti da consiglieri comunali né, come nel caso di Ciaravola, assegnati senza che ci sia la nomina ad assessore dell’interessato. «A fronte della necessità di mantenere separate le funzioni di indirizzo affidate al Consiglio e quelle esecutive riservate alla Giunta, è comunque opinione prevalente, supportata dalla giurisprudenza, che il sindaco non possa conferire ai componenti del Consiglio comunale - si legge nell’esposto -, l’esercizio di funzioni amministrative di governo dell’Ente, aventi conseguentemente rilevanza esterna. Il consigliere delegato, quindi, non può essere chiamato a gestire direttamente un settore dell’amministrazione per conto del sindaco perché si troverebbe contemporaneamente nella posizione di controllato (in quanto consigliere delegato) e di controllore (in quanto consigliere comunale)». Gli esponenti dell’opposizione puntano il dito anche avverso il rinnovo al dott. Porfidio Monda dell’incarico di dirigente coordinatore della struttura extra-dipartimentale Ufficio di Piano, «senza alcuna procedura di evidenza pubblica e attribuendogli inoltre il coordinamento di altri settori dell’Ente». Nel mirino anche la nomina della dott.ssa Anna Pesacane a dirigente del SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), «dando atto che per il periodo di durata del rapporto la stessa sarebbe stata retribuita con l’importo già in godimento della retribuzione relativa alla posizione organizzativa - scrive l’opposizione -. La retribuzione del personale con qualifica dirigenziale è determinata dai contratti collettivi per le aree dirigenziali è non può essere consentito l’espletamento di una funzione dirigenziale senza la corresponsione del regolare trattamento economico di base. La rinuncia alla retribuzione minima contrattuale costituisce una violazione grave dei principi e della sostanza delle norme in materia di diritto del lavoro, oltre che una plateale violazione dei diritti sindacali». L’attacco al primo cittadino e al suo operato prosegue in riferimento al Bilancio di previsione 2012. Secondo l’opposizione, infatti, non è stato contabilizzato, sebbene riconosciuto, un debito di tre milioni di euro che il Comune ha maturato nei confronti della Oplonti Multiservizi. Tale mancanza è stata, tra l’altro, oggetto di un altro esposto indirizzato alla Procura Generale della Corte dei Conti ed alla Sezione Regionale della Magistratura contabile. L’attenzione si sposta poi verso la mancanza di trasparenza degli atti deliberativi della giunta e del Consiglio comunale. «Il sito internet dell’Ente - si legge nell’esposto - a tutt’oggi non ne consente la consultazione, garantendo il solo accesso all’oggetto degli atti e non al suo contenuto amministrativo». A tal riguardo, il neo coordinatore cittadino del Pd, Ciro Passeggia, ha sottolineato come sia necessario che il Comune si interfacci con i cittadini attraverso una maggiore trasparenza degli atti e delle spese pubbliche, consentendo da un lato una maggiore informazione, dall’altro la possibilità di attuare una sorta di controllo sull’operato dell’Amministrazione. Cosa che, ad oggi, secondo Passeggia, non avviene. Le accuse, però, non si esauriscono qui. L’opposizione chiede lumi al Prefetto anche sulla nomina di Massimo Lafranco, vice segretario cittadino dell’UdC, a presidente della Oplonti Multiservizi, «in violazione della deliberazione di Consiglio comunale sui criteri per le nomine in società partecipate, determinando una palese incompatibilità», scrivono i consiglieri firmatari dell’esposto. L’ultima parte del’esposto è «dedicata» al presidente del Consiglio comunale, Ciro Portoghese, accusato, «in perfetta sintonia con il sindaco, di continuare a convocare le sedute in orari irrituali, prevedendo un numero massimo di partecipanti esterni pari a 25, con una singolare procedura di “prenotazione”. Tale comportamento è, ad avviso degli scriventi, illegittimo perché in palese contrasto con l’obbligo dell’adunanza pubblica previsto dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti interni ed in contrasto con i più elementari principi di trasparenza e di partecipazione attiva dei cittadini». Infine, l’opposizione denuncia la presenza di un organismo, convocato dal Presidente dell’Assise, denominato “Assemblea dei Capigruppo di maggioranza”, «in palese violazione della norma regolamentare che prevede una sola conferenza dei capigruppo». Insomma, lo scontro tra Amministrazione ed opposizione, come si evince, è frontale. Tanto che i consiglieri Vincenzo Sica e Antonio Gagliardi, entrambi candidati a sindaco alle scorse elezioni comunali, hanno chiesto un’audizione al Prefetto affinché «voglia attivare tutti gli approfondimenti necessari per valutare la legittimità dei comportamenti assunti dall’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata e degli atti amministrativi posti in essere». (Dal settimanale TorreSette del 14 dicembre 2012)