A cura della Redazione
“Vogliamo essere protagonisti della vita politica locale con proposte e progetti, e non subire passivamente le decisioni che vengono assunte da altri”. E’ la presa di posizione dei consiglieri comunali dell’UdC del comune di Torre Annunziata, Francesco Donadio, Pasquale Iapicca e Domenico Ossame (foto), che stamattina hanno indirizzato un documento al Sindaco, al Presidente del Consiglio ed ai capigruppo consiliari con il quale eleggono il capogruppo Ossame quale “portavoce degli indirizzi politici/programmatici che il gruppo consiliare intende perseguire”. In calce al documento non c’è la firma della new entry Aldo Ruggiero, ex consigliere del Pd. Un primo segnale, questo, della presa di distanza dei tre consiglieri da Ruggiero. Sembrano, quindi, delineate le posizioni all’interno dell’UdC torrese: da una parte i tre consiglieri comunali, dall’altra il sindaco Giosuè Starita e l’avv. Massimo Lafranco, ai quali si è affiancato il consigliere ex Pd. Negli ambienti politici si sussurra che dietro l’operazione Ruggiero ci sia stato lo zampino del primo cittadino, pronto ad accoglierlo in casa UdC a sostegno dell’attuale portavoce del partito. L’accordo, secondo i bene informati, prevedeva l’ingresso in giunta dell’avvocato Francesco Savarese (amico di Ruggiero) al posto dell’attuale assessore ai Lavori Pubblici Francesco Colletto, sostenuto da Donadio. Da qui la presa di posizione dei tre consiglieri comunali, che recentemente hanno avuto un incontro chiarificatore con i vertici napoletani, sfociato poi con la firma del documento di stamane. Ma a buttare benzina sul fuoco sono gli stessi partiti della maggioranza che sostengono il sindaco Starita. “La coalizione che ha vinto alle elezioni di maggio scorso è formata da 17 componenti e tale deve rimanere - ha tuonato Davide Alfieri, capogruppo dell’Api, preoccupato per un cambiamento degli equilibri all’interno della coalizione -. Non abbiamo bisogno di rinforzi né di trasformisti”. Parole chiare, condivise anche dagli altri partiti della maggioranza. Ma la pensano diversamente i vertici napoletani dell’UdC. In vista delle prossime elezioni politiche si poteva rifiutare a cuor leggero l’apporto in termini di voti che il consigliere Ruggiero porterebbe sicuramente al partito di Casini?